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Riforma delle province, manca l'accordo e Ars paralizzata: prorogati i mandati dei commissari

Troppo forti gli scontri nella maggioranza e così anche il primo passo della riforma della Province è stato rinviato a martedì

PALERMO. L’Ars resta paralizzata. Neppure le commissioni riescono a portare avanti il piano concordato dai partiti nell’ultima conferenza dei capigruppo, troppo forti gli scontri nella maggioranza. E così anche il primo passo della riforma della Province, atteso per stamani in commissione Affari istituzionali, è stato rinviato a martedì proprio per il mancato accordo fra i partiti.

In mattinata Antonello Cracolici, presidente della commissione, aveva iniziato a lavorare sul testo messo a punto dalla presidenza dell’Ars, che prevede sinteticamente il recepimento della legge nazionale per chiudere definitivamente le Province e dar vita ai consorzi di Comuni. Nel frattempo è arrivato anche il testo del governo, che punta su una regolamentazione tipica siciliana.

Secondo Cracolici però il testo del governo è arrivato senza la relazione di accompagnamento. Dunque, come previsto dalla conferenza dei capigruppo, si sarebbe dovuto iniziare a lavorare sul testo messo a punto dalla Presidenza dell’Ars. Ma Articolo 4, Forza Italia, Lista Musumeci e grillini si sono opposti. A quel punto a Cracolici non è rimasto che rinviare tutto alla prossima settimana, quando però al centro del dibattito dell’Ars ci saranno per lo più le mozioni di censura a Nelli Scilabra e Linda Vancheri, assessori alla Formazione e alle Attività produttive.

Rosario Crocetta ha provato a ottenere un rinvio delle votazioni, motivato dal fatto che il governo è impegnato a Roma in vari incontri con i ministri. Ma il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha risposto a Crocetta che il calendario dell’Ars è stato fissato da tempo con tutti i capigruppo e non è modificabile. Altro capitolo del braccio di ferro fra Crocetta e il Parlamento.

Intanto, proprio per evitare un buco nella gestione delle Province, in attesa della riforma che dovrebbe assegnare le funzioni ai liberi consorzi di Comuni, la giunta ha deciso di prorogare di altri 5 mesi le gestioni commissariali. Già approvato in giunta un disegno di legge ora trasmesso all'Ars.  Dunque le Province resteranno commissariate fino alla fine del prossimo marzo.

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