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Riforma del lavoro, Cuperlo non molla: “Sarò in piazza con la Cgil il 25 ottobre”

Il leader della minoranza dem: "Io rivendico una coerenza. E mi batterò perché alla Camera non si arrivi alla fiducia"

ROMA. "Sarò in piazza il 25 ottobre, certo. Il vertice della Cgil ha corretto i toni di alcuni che mi erano sembrati sbagliati". Così il leader della minoranza dem, Gianni Cuperlo, conferma la sua presenza alla manifestazione contro il Jobs Act nell’intervista a un quotidiano. "Io rivendico una coerenza. E mi batterò perché alla Camera non si arrivi alla fiducia. Quella riforma va migliorata. Sento ripetere che 'si discute e poi si vota allo stesso modo'. Ma appunto, si discute".

E alla domanda se voterà la fiducia nel caso in cui venga messa risponde: "So che la fiducia al governo è l'atto più impegnativo". "Penso che la mia responsabilità non possa violare alcuni principi. Per questo - continua Cuperlo - mi rivolgo al segretario e gli chiedo di ricostruire l'unità del suo campo e della sua comunità. Se non lo facesse a emergere sarebbe il divario tra il potere che detiene e la statura della sua leadership".

E sottolinea: "lavorerò per unire e cambiare, ma la premessa non può essere che alla fine si vota qualunque cosa". Quanto all'ipotesi del premier di espellere i dissidenti Pd avverte: "Renzi respinga lo zelo di alcune sue tifoserie. Quando sei alla guida del Pd non puoi cercare la divisione del tuo fronte". "La disciplina di partito - continua Cuperlo - è qualcosa in cui credo", "non c'è un partito senza disciplina, ma neppure può sopravvivere la disciplina senza un partito".

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