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"Inadempienze sulle partecipate": la Corte dei Conti bacchetta la Regione, ascoltato Agnello

L'udienza pubblica è presieduta da Maurizio Graffeo. I magistrati contabili ascoltano anche i dirigenti del dipartimento

PALERMO.  La Corte dei conti ha ascoltato l'assessore regionale all'Economia Roberto Agnello e i dirigenti del dipartimento sui mancati correttivi da parte della Regione nella gestione delle società partecipate, contravvenendo a quanto segnalato dai magistrati contabili nell'ultima indagine relativa al quadriennio 2009-2012. L'adunanza pubblica è presieduta da Maurizio Graffeo.

L'assessore Agnello ha depositato una memoria illustrata nel corso dell'adunanza dai magistrati contabili. Nel documento viene fatto il punto sull'attività e le misure avviate dalla Regione sulle partecipate e su quelle in liquidazione, a cominciare dalla norma nell'ultima legge di stabilità che stabilisce in 11 le partecipate ritenute strategiche e l'istituzione dell'albo unico per il personale delle società in liquidazione. Alla memoria sono state allegate anche due relazioni, una redatta dall'ufficio speciale per le liquidazioni e l'altra dal consulente incaricato dall'assessore all'Economia di fare la ricognizione sulla status quo. Stamattina, inoltre, la Corte ha ricevuto una ulteriore relazione depositata dal ragioniere generale Mariano Pisciotta.

Il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti, Maurizio Graffeo, ha bacchettato il governo per il ritardo con cui ha risposto al deliberato dei magistrati contabili sulla situazione delle società partecipate e in liquidazione e le misure che la Regione avrebbe dovuto avviare. "Non posso non manifestare il malumore della Corte - ha detto Graffeo - per la situazione che si è creata. Non voglio parlare di omissioni e inadempienze, che pur ci sono, ma c'è un vulnus. La delibera della Corte è stata comunicata da tempo. C'era una scadenza fissata ad aprile 2014 non rispettata, abbiamo fatto un sollecito a luglio e solo in seguito alla fissazione di questa adunanza abbiamo ricevuto una memoria. E c'è anche un malessere perché la Corte non è stata informata sugli atti che la Regione stava compiendo. A causa di questi ritardi la Corte non ha potuto portare avanti l'iter che si conclude all'Assemblea regionale". "La speranza e l'augurio - ha concluso Graffeo - è che quanto accaduto non si ripeta più, a cominciare dal prossimo adempimento sul rendiconto".

Agnello: ritardi? Non abbiamo dirigenti. "Le preoccupazioni della Corte sono anche le nostre". Così l'assessore all'Economia, Roberto Agnello, rivolgendosi alla Corte dei Conti, durante l'adunanza pubblica sulla situazione delle società partecipate e in liquidazione della Regione. Agnello ha motivato nella mancanza di personale nel suo dipartimento i ritardi nella risposta del governo alle richieste dei magistrati contabili di apportare correttivi alla gestione delle società. "Mancano 30 dirigenti - ha detto - e la situazione sta peggiorando. Questo aggrava il nostro lavoro, anche per quanto riguarda le sollecitazioni giunte da parte della Corte in merito alle società partecipate".

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