CATANZARO. È Mario Oliverio, del Pd, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. Il commissario della Provincia di Cosenza ed ex deputato, alle primarie di ieri, ha battuto il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, renziano, e quello di Lamezia Terme Gianni Speranza, di Sel. Lo ha annunciato il Pd regionale.
Ad Oliverio sono andati circa il 55% dei consensi, a Callipo il 35 ed a Speranza il 5. Si tratta tuttavia, di dati non ancora ufficiali. Il dato definitivo sarà reso noto in giornata dal Pd calabrese che comunque ha già ufficializzato la candidatura di Oliverio alla presidenza della Regione. Ottimo il dato dell'affluenza che si attesta sulle 110 mila persone.
Oliverio ha vinto con un ampio margine nelle province di Catanzaro e Cosenza, primo, anche se con uno scarto inferiore, risulta anche nel crotonese. Nel vibonese i due maggiori contendenti pareggiano quasi i conti. Nel reggino Oliverio vince nei comuni della provincia ma perde terreno nel capoluogo di provincia.
È molto positivo, contrariamente a quanto avvenuto in Emilia Romagna, il dato sull'affluenza che vede superare di gran lunga le 110 mila persone che hanno espresso il loro voto alle primarie. Nel 2010, in occasione delle primarie di coalizione vinte da Agazio Loiero, il dato dell'affluenza fu di poco inferiore alle 100mila persone. La grande festa delle primarie è stata turbata anche da alcune polemiche su presunte irregolarità ed un ipotetico "inquinamento" del voto da parte di esponenti del centrodestra.
A dar fuoco alle polveri è stato Gianni Speranza il quale ha denunciato episodi "gravi - ha detto - di seggi mancanti, esponenti del centrodestra al voto per le primarie del centrosinistra e irregolarità nelle procedure di voto da diverse parti della regione". Altra polemica è scoppiata a Sibari dove l'associazione "Essere Sinistra per la Calabria" ha denunciato la mancata apertura di un seggio.
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