ROMA. Come scriveva Gramsci, ''può capitare che i giovani di una parte si facciano istruire dagli anziani della parte avversa. Mi pare che qualcosa di simile stia accadendo nel nostro Paese. L'unica vecchia guardia con cui Renzi interloquisce è quella rappresentata dal centrodestra di Berlusconi e Verdini. Al Pd vengono poi imposte, con il metodo del centralismo democratico, le scelte maturate in quegli incontri privati''. Lo afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, l'ex premier Massimo D'Alema, secondo cui ''sul lavoro si può trovare una mediazione''.
''Renzi è in evidente difficoltà nei rapporti con Bruxelles. E sull'articolo 18 è in atto un'operazione politico-ideologica che non corrisponde a nessuna urgenza. Non esiste un'emergenza legata alla rigidità del mercato del lavoro'', afferma D'Alema. ''C'è persino il sospetto che si cerchi uno scontro con il sindacato e una rottura con una parte del Pd per lanciare un messaggio politico all'Europa e risultare così affidabile a quelle forze conservatrici che restano saldamente dominanti. Spero che Renzi si renda conto che una frattura del maggior partito di governo - avverte - non sarebbe un messaggio rassicurante. Se vuole, è possibile trovare un accordo ragionevole sugli interventi sul mercato del lavoro''.
D'Alema sottolinea il ''dominio impressionante'' di Angela Merkel in Ue. ''I popolari hanno una decina di eurodeputati in più, ma in Commissione hanno fatto l'en plein. La Merkel ha ottenuto le presidenze della Commissione, del Consiglio europeo e dell'Eurogruppo'', osserva. ''La Merkel si è mossa da leader europea, i socialisti invece hanno ragionato in un'ottica di prestigio nei singoli Paesi. Lo ha fatto anche Renzi, che ora, per venire fuori dall'impasse e ottenere concessioni dall'Europa, ha deciso di puntare su una questione che è chiaramente ininfluente rispetto agli ostacoli alla ripresa economica, e cioè l'articolo 18''.
Questo scontro, tutto interno al Partito democratico, rappresenterebbe un falso problema per il 51% del campione intervistato dall’ultimo sondaggio Ipsos, istituto diretto da Nando Pagnoncelli, per la trasmissione televisiva di diMartedì su la7.
Infatti gli intervistati hanno spiegato come questa sorta di duello serva per non parlare delle difficoltà del paese, mentre per il 45% sarebbe importante: cambierà il mercato del lavoro.
BERSANI. "Stia tranquillo, Renzi, stia sereno": così l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani ha commentato, a margine del voto per le primarie del centrosinistra, le parole di Renzi alla vigilia della direzione del partito in Emilia-Romagna. Bersani ha escluso un rischio scissione nel partito: "non esiste proprio", ha detto. “Chi ha la responsabilità di dirigere deve trovare una sintesi". Il pericolo di una scissione è stato adombrato anche da Pippo Civati in caso di abolizione, da parte del Governo, dell'articolo 18.
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