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Riforma del lavoro, Renzi: “Nessun pasticcio. Pronti a fare battaglie in Parlamento”

Il premier incontrando la comunità italiana al consolato di New York: "Condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene che sarà degna di questo nome"

NEW YORK. "Non ci sarà alcun pasticcio,condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene che sarà degna di questo nome" . Lo afferma Matteo Renzi al termine dell'incontro con la comunità italiana rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se sulla riforma del lavoro ci saranno trattative.

"Per tornare a fare l'Italia siamo pronti, se servirà, a fare battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti anche se più dei poteri forti temo i pensieri deboli". Il premier Matteo Renzi incontra la comunità italiana al Consolato di New York e assicura il suo impegno "per cambiare davvero il Paese" chiedendo una mano anche agli italiani che stanno in America.  "Cambieremo la burocrazia - assicura il premier - le regole del gioco sul lavoro, le istituzioni, e daremo tempi certi alla giustizia. Se si vuole restare a galla si deve correre. Stando fermi si cade".

Il presidente del Consiglio sprona a "non rassegnarsi alla rassegnazione" ma ad essere "orgogliosi e gelosi del nostro passato ma anche del nostro futuro". "Certo - ammette - abbiamo qualche problema, alcuni numeri non vanno ma a fronte di un debito alto abbiamo una ricchezza privata più di altri paesi del mondo occidentale, aziende che crescono nonostante la politica e abbiamo la straordinaria capacità di essere innovatori e curiosi".

Il premier invita poi "a non aver paura della globalizzazione, paura che ci ha portato a difenderci e a stare coperti, ma questo è sbagliato perchè - conclude - la globalizzazione è una grande opportunità per l'Italia".

Persone:

1 Commento

Francesco

26/09/2014 10:05

Il governo Renzi non entra mai nel merito, si limita ad annunciare riforme che non porteranno o salveranno un posto di lavoro. Attualmente esistono almeno una quarantina di forme contrattuali di lavoro diverse (oltre le finte partite IVA e i finti co.co.pro, che nessuno si degna di contrastare oggi ne domani...w l'illegalità) Ma non parla mai dell'Ilva, della Fiat, del settore Telecomunicazioni/call center, del Petrolchimico..che urlano invano per avere risposte concrete per non soccombere...altro che riforma del lavoro non basta rendere ancora più deboli e precari i Lavoratori per risollevare la politica economica/industriale di un paese senza ormai sovranità e capacità politica.

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