PALERMO. È in liquidazione dal 2009, eppure in quello stesso anno firma cinque contratti di consulenza esterna, sborsando quasi 121 mila euro. Non solo. Il Ciem, Centro per l’internazionalizzazione e la promozione dell’economia euromediterranea, partecipata «in costante perdita», ha continuato ad «arruolare» esperti fino all’anno scorso, spendendo in quattro anni quasi 290 mila euro per 19 persone. Ecco il «lato oscuro» delle collegate regionali, che hanno spalancato le porte di ingresso agli esterni, entrati rigorosamente senza concorso pubblico e in barba alle direttive della Regione che limitavano il ricorso ai consulenti e imponevano di utilizzare il personale interno, attraverso lo strumento degli interpelli.
Il Ciem
Nella relazione che la task force ha consegnato al presidente Crocetta, inviata alla Corte dei Conti e alla procura della Repubblica di Palermo, si legge che il Ciem, che avrebbe dovuto far crescere l’imprenditorialità siciliana, tra il 2011 e il 2012 ha registrato perdite annue di oltre un milione. Conta 15 dipendenti in mobilità che nessuno vuole e, nonostante ciò, nel 2010 ha speso 96 mila euro per cinque consulenti, oltre 37 mila nel 2011 per 3 contratti, quasi 12 mila nel 2012 per altri 3 esperti e 24 mila euro l'anno scorso.
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Il Ciem, in liquidazione da cinque anni, ha speso circa 300 mila euro per 19 esterni. Anche l’Ast ha fatto lo stesso
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