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Ispezione sulle partecipate della Regione, Crocetta: "Svelata la mala gestione"

PALERMO. Si è concluso il lavoro di ispezione della task-force creata dal presidente della Regione siciliana sulle aziende partecipate della Regione.  «I dati - dice Crocetta - presentano comportamenti di amministratori del passato che, in presenza del divieto di assunzione vigente sin dal 2009, hanno assunto globalmente diverse centinaia tra dipendenti e progressioni verticali. Diverse partecipate in parte, inoltre, non hanno provveduto a equiparare i contratti dei loro dipendenti a quelli dei regionali, mantenendo sacche di privilegio. Per Riscossione Sicilia e Irfis, non sussiste l'obbligo di equiparazione avendo contratti specifici di settore». 
«Tale modo di gestione - continua Crocetta - è una delle cause principali dell'indebitamento e di crisi delle partecipazioni della Regione e intendiamo avviare immediatamente i provvedimenti in autotutela, invitando il Servizio partecipate a contestare le violazioni riscontrate e quantificare il danno, avviando azioni risarcitorie nei confronti di chi ha compiuto atti illegittimi». 
Il dossier verrà presentato in conferenza stampa nei prossimi giorni, insieme ai componenti della task force e verrà inviato già oggi per conoscenza alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Palermo, per consentire agli organi di giustizia una valutazione corretta per le valutazioni di competenza.
«Chi ha sbagliato paghi, non ci si può illudere che la Regione possa permettere che tali comportamenti si possano ulteriormente protrarre. La relazione deve determinare un immediato cambio di passo nella conduzione delle partecipate, ma anche del modo di attuazione dei programmi loro assegnati», ha aggiunto.
«È necessario verificare gli affitti e le consulenze. - ha spiegato - Queste ultime sono un numero esorbitante e a volte con compensi sicuramente eccessivi. Tali fenomeni sono stati bloccati dall'attuale governo, però va verificata la congruità, la necessità di tali incarichi e gli eventuali danni prodotti». 
Il presidente ha intenzione di estendere la verifica, oltre che al personale assunto, anche in presenza di eventuali incompatibilità a ricoprire incarichi nella Pubblica amministrazione, alle modalità di affidamento di beni e servizi per vedere quante volte si sia ricorsi ad aste pubbliche, affidamenti negoziati, affidamenti diretti e se tali appalti erano conformi alle normative vigenti in materia. Crocetta annuncia inoltre un provvedimento specifico di estensione dei compiti della task-force, per effettuare gli accertamenti.

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