PALERMO. «Mi sento sollevata e ringrazio la Procura della Repubblica di Palermo per la tempestività del suo intervento che mi rassicura e conforta. Voglio che si faccia piena luce sulla vicenda». Lo dice l'assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, al termine del colloquio con il procuratore aggiunto Petralia, che ha aperto un fascicolo sugli affidamenti fatti dall'amministrazione regionale alle società che hanno gestito il click day per la selezione dei tirocinanti, poi fallito perchè il sistema è andato in tilt. Ho dato la piena disponibilità alla magistratura per chiarire i tratti di una vicenda piuttosto torbida. Abbiamo iniziato a ricostruire fatti e circostanze e continueremo nelle prossime settimane - afferma Scilabra - Ho assicurato piena e totale collaborazione».
E prosegue: «Fin dal giorno del mio insediamento ho onorato il mandato affidatomi dal presidente della Regione e la fiducia riposta in me, contrastando ogni forma di malaffare e corruzione, lavorando senza sosta per restituire dignità ed efficienza al sistema malato della formazione professionale, costruendo dal nulla nuove opportunità per le ragazze e i ragazzi della mia terra: il Piano Giovani era questo, uno strumento per cambiare passo e qualcuno sta tentando di abbatterlo». «È mia intenzione proseguire con determinazione l'opera avviata da ventidue mesi, a testa alta e senza compromessi morali, conscia di attirare su di me la prevedibile reazione di quanti, nemici irriducibili del cambiamento, cercheranno con ogni mezzo di conservare vecchi equilibri di potere ereditati dal passato più nero della nostra storia», avverte l'assessore Scilabra. Che parla di «un sistema di potere che va oltre lo schema di maggioranza e di opposizione, che unisce trasversalmente pezzi della politica e non solo». «Lo scontro è chiaro - continua - da una parte chi vuole il cambiamento, dall'altra chi vuole conservare e proteggere un sistema. Qualora tuttavia dovessi prendere atto dell'impossibilita di operare in futuro con serenità e fiducia per gli stessi scopi che hanno fin qui rappresentato la 'mission' del mio impegno non esiterò un istante a trarne le dovute conseguenze. Adesso - conclude Scilabra - la priorità è salvare il Piano Giovani e rilanciarlo. Questo sarà il miglior modo per chiedere scusa ai tanti giovani siciliani, offesi da una parte delle Istituzioni».