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Attacco di M5s alla manovra: "Governo allo sbando"

PALERMO. Bordate dal Movimento 5 stelle che boccia la Finanziaria, definendola la fotografia di una Regione allo sbando. Critiche dall'Mpa per come è stata gestita la vicenda degli Interporti e dei mercati agroalimentari. Su questo stesso ambito è stato duro anche l'attacco di Articolo 4 che parla di "voto irresponsabile", perchè viene cassata la ricapitalizzazione di Interporti e Maas. Soddisfazione, invece, dal Pd per uno degli articoli più discussi di questa manovra, il 27, sul finanziamento di Enti e associazioni, che ha permesso di salvare il Brass group. Tutte le reazioni al varo della manovra ter della Regione, approvata nelle primissime ore della mattinata, dopo una turbolenta notte di discussione in aula.



M5S: "ESECUTIVO NON PIU' IN GRADO DI GOVERNARE". «Se non fosse una tragedia, sarebbe una farsa. Sul palcoscenico della Finanziaria s'è visto di tutto: tabelle sbagliate, conti approssimativi, finanziamenti  agli amici degli amici, inaudite consulenze col commissario dello Stato, un nuovo mutuo sulle spalle dei siciliani e  rappezzi in corsa al rendiconto. È la fotografia di un esecutivo completamente allo sbando, che non è più assolutamente in grado di governare la Sicilia». Si legge in una nota del Movimento 5 stelle che boccia la manovra finanziaria approvata all'alba dall'Ars. «Tappa qualche buco, ma lascia falle infinite sui fronti occupazione, sviluppo e cultura, per i quali arrivano solo briciole. - prosegue la nota - Le poche cose buone da salvare sono arrivare proprio dal Movimento 5 stelle, che ha pensato alle imprese, portando in porto una sua norma, sottoscritta trasversalmente, che prevede finanziamenti a favore di incentivi per le imprese che assumono soggetti svantaggiati, a tempo indeterminato». Guerra aperta dal Movimento all'articolo 27 «che puzzava tanto di tabella H», dicono i 5 Stelle.


PD: "SENSO DI RESPONSABILITA' SU ARTICOLO 27". «Sala d'Ercole, con grande senso di responsabilità, ha sostenuto ed approvato nelle prime ore di questa mattina il mio emendamento all'articolo 27 sul Brass Group, che senza questo contributo di 300 mila euro avrebbe rischiato di chiudere una esperienza musicale molto importante, che tanto ha offerto e tanto può ancora offrire alla Sicilia». Lo dice in una nota il deputato regionale del Pd Mariella Maggio. «L'iter in commissione Bilancio - aggiunge - aveva portato alcuni membri a bocciare la proposta del Governo. In Aula, però, si è ripristinato il corretto percorso, senza utilizzare scorciatoie, per far sì che la Fondazione possa proseguire la propria meritoria attività».


MPA SU VICENDA INTERPORTI: "FRUTTO DI UNA FAIDA NEL PD". «Sulla vicenda della ricapitalizzazione del Maas e della società Interporti, non sorprende la reazione scomposta di una parte del Pd, a testimonianza del fatto che il voto di oggi è il frutto di una rissa interna a quel partito, impegnato ad impedire che arrivino a Termini Imerese i 20 milioni già stanziati per l'interporto e che pur di continuare la faida interna si assume gravissime responsabilità amministrative e politiche».  Lo dice Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani MpA, ricordando che «questa vicenda è davvero incredibile perchè col voto di oggi non solo si mette a rischio l'operatività dell'interporto di Catania e dei Mercati Agroalimentari, ma si rischia di dover restituire allo Stato ben 50 milioni di euro che sono stati usati per la realizzazione delle strutture del Maas con stanziamenti del Cipe ed altri finanziamenti». «Solo pochi mesi fa - ricorda Di Mauro - il presidente Crocetta ha definito come strategico il Maas ed oggi la sua stessa maggioranza ha silurato ogni prospettiva di operatività della struttura, dove per altro sono già trasferiti sia il Mercato Ittico che il Mercato Ortofrutticolo di Catania. Questo fatto è ancora più grave perchè nel 2015, con l'Expo di Milano, l'attenzione dei media e del mondo politico sarà concentrata proprio sul settore agroalimentare.


ARTICOLO 4: "SU INTERPORTI VOTO IRRESPONSABILE". «Un voto irresponsabile». È dura la reazione di Luca Sammartino, capogruppo di Articolo 4, allo stop imposto dall'aula all'articolo 19 della Finanziaria che Articolo 4 aveva difeso in Commissione e in aula. Sammartino si riferisce al voto segreto che ha cassato la ricapitalizzazione di Interporti e Maas. «Una scelta - dice - che mostra il vero volto di una maggioranza che litiga su ogni questione e poi dimentica colpevolmente di curarsi delle vere esigenze della Sicilia. La mancata ricapitalizzazione di Società Interporti fa perdere all'isola oltre 180 milioni di euro di fondi Cipe e blocca la realizzazione di fondamentali infrastrutture per la nostra regione». Sammartino lancia poi un appello al governo ed a tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione: «occorre trovare una soluzione per recuperare la norma perchè fermare queste opere pubbliche e perdere i fondi Cipe significa condannare la Sicilia a rimanere perennemente indietro rispetto al paese ed all'Europa aumentando ulteriormente un gap già troppo grande».


CIMINO (PDR): "GOVERNO DA APPREZZARE. «È da apprezzare il lavoro del governo sulla finanziaria regionale, giunta in porto nonostante le difficoltà legate alle risorse disponibili e alle tante emergenze che provengono dal mondo del lavoro. Questo testo dà risposte e garanzie al mondo dei lavoratori forestali e dei consorzi di bonifica oltre che per quelli dell'Esa. Va inoltre evidenziata la sensibilità del governo in relazione al fenomeno dell'emergenza sbarchi e dell'immigrazione clandestina, laddove si è provveduto con stanziamenti in favore dei Comuni di Porto Empedocle e di Lampedusa, costretti a fronteggiare situazioni di grave crisi». Si legge in una nota di Michele Cimino, portavoce PDR all'Ars.
«Un attenzione particolare inoltre, encomiabile, nei confronti dei beni culturali e dei teatri, - conclude - nella consapevolezza che la cultura non può costituire il fanalino di coda nell'elenco delle priorita« del governo, se è vero come è vero che i beni culturali, la loro gestione e le professionalità del comparto, sono una risorsa per la Sicilia».


LUMIA (PD): APPROVAZIONE LEGGE SUI TESTIMONI DI GIUSTIZIA E' UN BEL SEGNALE. «Con l'approvazione all'Ars della legge che consente le assunzioni dei testimoni di giustizia all'interno dell'amministrazione regionale la Sicilia dà un bel segnale di legalità e sviluppo». Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare nazionale antimafia. «I testimoni di giustizia - aggiunge - sono una grande risorsa della nostra terra. Si tratta di cittadini che sfidano l'omertà, che non voltano le spalle allo Stato, che si oppongono alla mafia e denunciano, che testimoniano nei processi mettendo a rischio la loro vita e quella dei loro familiari».
«Spesso - continua Lumia - sono stati trascurati e mortificati. Oggi grazie alla collaborazione tra l'Associazione nazionale dei testimoni di giustizia, il Governo Crocetta e
l'Assemblea regionale si dà un sostegno importante alla Sicilia che vuole ribellarsi, per promuovere una moderna antimafia».

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