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In arrivo 500 milioni, ma la Regione rinuncia ai contenziosi con lo Stato

Un accordo trovato attraverso l'allentamento del patto di stabilità

PALERMO.  «La Regione si impegna a ritirare entro il 30 giugno 2014ss tutti i ricorsi contro la Stato pendenti dinnazi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi o di atti conseguenziali in materia di finanza pubblica, promossi prima del presente accordo o, comunque, a rinunciare per gli anni 2014-2017 agli effetti positivi sia in termini di saldo netto da finanziarie che in termini di indebitamento netto che dovessero derivare da eventuali pronunce di accoglimento». È quanto si legge nell'accordo con lo Stato che ha sbloccato 500 milioni di euro a favore della Regione siciliana, attraverso l'allentamento del patto di stabilità.   
L'intesa era stata resa nota un mese fa dal governatore Rosario Crocetta, ma ora emerge dal documento la postilla della rinuncia da parte della Regione ai contenziosi con lo Stato, aperti in gran parte per l'applicazione di alcune norme dello statuto speciale, come gli artt. 36, 37 e 38 che valgono miliardi di euro, poichè riguardano materie fiscali, come le tasse versate dalle imprese con sede legale altrove ma uffici e stabilimenti nell'isola (in parte riconosciute già all'isola in via temporanea) o come le accise sugli idrocarburi.

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