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Formazione, Crocetta: "E' partita la rivoluzione"

«Comincia un nuovo percorso - aggiunge il governatore – che dovrà garantire tutti i dipendenti dei vari enti di formazione, ma escluderà dalla formazione gli Enti che non sono in regola con le informative antimafia, che non pagano i dipendenti e che non svolgono correttamente i corsi»

PALERMO. «Con questo provvedimento si mette fine ad una gestione consolidata, nel settore formazione che ha coinvolto l'assessorato, in questi anni, in una serie infinita di scandali». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in merito al trasferimento di 60 dipendenti dell'assessorato alla Formazione, investito da scandali e inchieste giudiziarie. «Comincia un nuovo percorso - aggiunge il governatore – che dovrà garantire tutti i dipendenti dei vari enti di formazione, ma escluderà dalla formazione gli Enti che non sono in regola con le informative antimafia, che non pagano i dipendenti e che non svolgono correttamente i corsi». Il maxi trasferimento coinvolte i 60 dipendenti dei 6 dipartimenti che si occupano di formazione e riguardano anche una serie di dirigenti tra cui Lo Campo, Di Franco, Fiorino, Trentacoste, D'Esposito, Sorce, La Cagnina. Nelle more di una riorganizzazione degli uffici, che verrà fatta nel corso della settimana, i dirigenti rimanenti della formazione si occuperanno ad interim del lavoro dei colleghi trasferiti. Mentre il lavoro di controllo e di contabilità effettuato dai funzionari che vanno via sarà svolto dai circa 65 sportelli decentrati che si occupano di lavoro e formazione nelle province della regione. Nel corso della settimana i lavoratori trasferiti saranno sostituiti con una piccola parte di funzionari e dirigenti. Il provvedimento del Presidente è stato accolto con grande soddisfazione dall'assessore alla Formazione Scilabra ed è stato eseguito con efficacia immediata.

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