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Il dopo Cammarata a Palermo, il Pdl punta su Lagalla

Vertice con Alfano ieri sera a Roma. Le primarie a fine febbraio dopo i congressi locali. Alla Regione ribadita l’opposizione a Lombardo

PALERMO. I candidati a sindaco saranno scelti attraverso le primarie, questo varrà a Palermo come a Trapani. Angelino Alfano lo ha ribadito ieri sera in un vertice, in via dell'Umiltà a Roma durato quasi tre ore, con i deputati del gruppo del Pdl all'Assemblea regionale siciliana, alla presenza di uno dei due coordinatori siciliani, Giuseppe Castiglione, e del presidente dell'Ars, Francesco Cascio. Il mandato di scrivere le regole è stato dato al senatore Domenico Nania, l'altro coordinatore regionale, che è già al lavoro.
Non c'é ancora una data, ma i partecipanti al vertice riferiscono che le primarie, di partito o di coalizione, dovrebbero svolgersi a fine febbraio, dopo i congressi cittadini e provinciali in programma a metà del mese prossimo. Durante la riunione romana, riferiscono diverse fonti, Alfano non ha fatto alcun cenno a nomi di candidati, tra i più accreditati rimane comunque Roberto Lagalla, il rettore di Palermo, che potrebbe aggregare attorno a sé altri partiti, come per esempio l'Udc e il Grande Sud di Gianfranco Micciché.     
Nei prossimi giorni il Pdl convocherà tavoli a livello provinciale per un confronto con i possibili alleati, anche se al momento il dialogo con l'Udc è solo all'inizio, come sottolineano alcuni dirigenti locali del partito, e non è chiaro se porterà ad accordi per le amministrative. Alle dimissioni del sindaco Diego Cammarata, arrivate ieri, Alfano ha dedicato solo qualche minuto del suo intervento parlando di "una stagione ormai chiusa
Il  Pdl conferma in Sicilia la linea di "ferma" opposizione al governo di Raffaele Lombardo. Su questo fronte c'é piena condivisione tra il segretario Angelino Alfano, la segreteria siciliana e il gruppo parlamentare all'Assemblea regionale. Il lavoro fin qui svolto dal gruppo nel parlamento regionale è stato uno dei temi affrontati nel corso del vertice di ieri sera in via Dell'Umiltà, a Roma. Presenti anche il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione e il presidente dell'Ars Francesco Cascio. Rispetto ai malumori di qualche deputato regionale che avrebbe voluto affrontare la questione dei rapporti interni al gruppo e soprattutto con la presidenza dell'Assemblea regionale guidata dal pidiellino Francesco Cascio, la riunione, informano alcuni dei presenti, "é andata avanti in un clima sereno". "All'interno del gruppo parlamentare c'é grande coesione", sostiene il deputato Salvino Caputo, presente al vertice romano.  

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