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Il Pd ora punta all'alleanza politica

Il Partito democratico chiude la stagione del governo tecnico in Sicilia. Ecco il bilancio dell'esecutivo regionale

PALERMO. Il Pd manda in soffitta la stagione del governo tecnico in Sicilia e punta verso un alleanza politica "con le forze moderate e progressiste" anti-Berlusconi" per aprire una "nuova fase" dopo le amministrative, confermando tuttavia il sostegno all'attuale giunta nel periodo di transizione. Il nodo è il rapporto col terzo polo: se ci sarà una convergenza, anche sulla base dell'esito elettorale, allora nell'isola il partito di Bersani valuterà "la formazione di "un governo politico o di un accordo elettorale per arrivare a un nuovo governo". Questa è la linea emersa a conclusione dell'esecutivo regionale del Pd allargato ai parlamentari nazionali e regionali. A dettare la strategia sono stati il coordinatore della segreteria nazionale Maurizio Migliavacca e il segretario siciliano Giuseppe Lupo, che sono riusciti a trovare una sintesi tra le varie anime del partito, all'interno del quale tuttavia rimangono le differenze di giudizio sul governo Lombardo.
Il vertice, annunciato da Lupo e da Bersani dopo la conclusione dell'inchiesta Iblis della Procura di Catania in cui il governatore siciliano è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato un momento di confronto dopo l'approvazione di bilancio e finanziaria, che ha lasciato qualche scontento nel Pd. Alla fine di questo passaggio anche i "falchì hanno accettato la linea Lupo-Migliavacca. "La stagione politica del sostegno al governo tecnico della Regione è conclusa", afferma il senatore Enzo Bianco, tra i più critici nei confronti di Lombardo. Sul governatore rimangono immutate le differenze di giudizio politico, mentre sulla necessità di tenere separata dal contesto la vicenda giudiziaria sembra esserci massima convergenza del partito.

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