Domenica 05 Maggio 2024

Rifiuti, Cammarata in commissione Ars: momenti di tensione

PALERMO. Momenti di tensione in commissione Ambiente dell'Ars durante le audizioni sulla situazione dei rifiuti in Sicilia. Protagonisti il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, e il deputato del Pd, Davide Faraone.    L'alterco è esploso quando Faraone ha invitato Cammarata a non andarsene subito dopo aver parlato in commissione in modo da ascoltare gli interventi dei parlamentari e rispondere ai loro quesiti. "Ma in spregio alla commissione Cammarata ha voltato le spalle, dicendo che non poteva perdere altro tempo - racconta Faraone - A quel punto il presidente della commissione, Fabio Mancuso (Pdl), ha stigmatizzato il comportamento del sindaco che é andato via ugualmente" . Già in mattinata Faraone si era scagliato contro il primo cittadino: “E' incredibile che Cammarata, il principale responsabile del disastro economico del Comune di Palermo, lo stesso sindaco che non ha speso una parola, né ha partecipato alla manifestazione dell'Anci - pur essendo il presidente dell'Anci Sicilia - contro i tagli di Berlusconi e Tremonti (120 mln circa), continui da giorni ad affermare reiteratamente che i guasti al bilancio sono stati causati dal Consiglio comunale che ha ridotto la Tarsu (20 mln)”.
 

Contro Cammarata anche Giulia Adamo, del Pdl Sicilia: "A Cammarata, che è senza ombra di dubbio  il peggiore sindaco che  Palermo abbia mai avuto dall'Unità d'Italia a oggi, come dimostrano le emergenze e il degrado che vive la città da quando lui è primo cittadino, vorrei ricordare che gli elettori hanno scelto Raffaele Lombardo come Presidente della Regione e il Pdl Sicilia rispetta questa volontà lavorando per lo sviluppo di questa terra. Al contrario di quanti, come il sindaco di Palermo, rimangano attaccati alla propria poltrona per sete di potere e per mantenere lo status quo, infischiandosene del responso delle elezioni". "Inoltre - prosegue - il gioco dello scaricabarile di Cammarata, colpevole di avere ridotto una città in ginocchio, é segno di una grave irresponsabilità di cui i palermitani hanno già preso atto. Sfidiamo Cammarata a confrontarsi con la cittadinanza e vedrà che oltre ai suoi portaborse non troverà proseliti. Micciché, al contrario di quanto farfuglia Cammarata - conclude Adamo - non ha certo bisogno di guadagnare visibilità poiché questa gli viene garantita  dalla sua storia personale e politica che non è certo priva di spessore come quella del sindaco fantasma".



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