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Lombardo: "Ho impedito ai boss di far affari coi rifiuti"

Il presidente della Regione attacca chi lo critica sul suo blog: "I magistrati e i cittadini, a cui mi rivolgo, devono solo guardare i fatti. La mafia reagisce come può"

PALERMO. "Credo che la mafia reagisca per come può. Talvolta può far pervenire alle persone giuste le informazioni sbagliate o quelle che le convengono. Io credo che magistrati e cittadini, a cui mi rivolgo, debbano guardare ai fatti". Lo afferma nel suo blog il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo commentando le notizie che lo vogliono indagato per concorso esterno all'associazione mafiosa dalla Procura di Catania, assieme al fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa, e ai deputati regionali Fausto Fagone dell'Udc e Giovanni Cristaudo del Pdl-Sicilia.  Per Lombardo "uno di questi riguarda la riforma del sistema dei rifiuti. La Regione, infatti, è riuscita a far saltare il più grande affare della mafia - afferma - infiltrata in un sistema che le avrebbe consentito un affare da 5 - 7 miliardi di euro e una rendita annua di centinaia di milioni per i prossimi 20-30 anni". "Ciò perché il governo  - osserva - ha avuto la forza, il coraggio, l'onestà, il senso del dovere per bloccare questa
porcheria. Il resto sono tutte chiacchiere, fandonie, infamie, che dimostrerò essere tali quando me lo consentiranno". E Lombardo annuncia che lo farà "innanzi alla magistratura,
che parla di intercettazioni telefoniche, ma si dice che mie non ce ne sono. Io parlo al telefono cinque ore al giorno e con tutti. Mi meraviglia che non ci siano le mie.Premesso, comunque, che io sono contrario al fatto che venga abolito l'uso delle intercettazioni al fine di giustizia. Bisogna intercettare, cestinare i fatti personali e utilizzare tutto quello che serve
affinché prevalga la verità". "E poi voglio rendere conto al popolo siciliano, attraverso
l' Assemblea Regionale Siciliana. - afferma - So quello che devo dire ai parlamentari e come rendere conto, perché sono i rappresentanti di cinque milioni di persone".

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