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Esauriti i fondi per i bonus auto diesel e benzina, restano quelli per le «green»

I 170 milioni disponibili per l'acquisto di auto diesel e a benzina con incentivi, dopo tre settimane dall’apertura della piattaforma del Ministero dello Sviluppo Economico per prenotare i bonus presso i concessionari, sono finiti. Bisognerà aspettare il 2023 per avere, sul fronte dei motori endotermici, altri soldi a disposizione per gli incentivi delle macchine che hanno emissioni tra i 61 e i 135 g/km di CO2. Restano, invece, ancora molti fondi - quasi per 390 milioni - per l’acquisto delle vetture green: 187 milioni per le auto elettriche pure (fascia emissioni 0-20 g/km di CO2) rispetto ai 220 milioni stanziati, mentre per le ibride plug-in (fascia emissioni 21-60 g/CO2) rimangono più di 202 milioni su 225 milioni iniziali. Rimangono, inoltre, più di 6 milioni per i ciclomotori e i motocicli elettrici (15 milioni stanziati).

«Data la situazione comatosa del mercato dell’auto, il Paese non può permettersi che lo stanziamento per le auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi al chilometro e da 21 a 60 grammi al chilometro resti poco utilizzato», commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che propone di unificare gli stanziamenti per gli incentivi. «La soluzione per tener conto delle esigenze del mercato in questa fase particolarmente difficile, rispettando pienamente l’impostazione fortemente ecologista degli incentivi - osserva Quagliano - consiste nel fare affluire in un unico stanziamento tutti gli stanziamenti residui e nell’aumentare fortemente il valore degli incentivi unitari per le auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi al chilometro e per quelli per le auto con emissioni di CO2 da 21 a 60 grammi al chilometro. Per essere efficaci nel contesto attuale gli incentivi unitari per le auto da 0 a 20 grammi al chilometro di CO2 dovrebbero essere aumentati del 100% e quelli per le auto da 21 a 60 grammi al chilometro di CO2 dovrebbero essere aumentati del 50%».

Secondo Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia, «sarebbe meglio far accedere anche le flotte e le società di noleggio all’uso degli incentivi per l’elettrico e le ibride, così da rendere più appetibili i fondi». Con i bonus sono state acquistate 85 mila auto con motore tradizionale a bassa emissione. Sono andati a ruba anche gli stanziamenti per le moto tradizionali, pari a 10 milioni, nel primo giorno di apertura della piattaforma, il 25 maggio. Gli italiani, per il momento, preferiscono quindi acquistare vetture a benzina e diesel, per le quali era previsto uno sconto di 2 mila euro con rottamazione di una macchina pre Euro 5.

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