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Dal sostegno alle dittature al premio Nobel, Kissinger e i cinque punti chiave

L’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, morto all’età di 100 anni, ha lasciato un segno indelebile nella politica estera degli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo

L’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, morto all’età di 100 anni, ha lasciato un segno indelebile nella politica estera degli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo. Ecco i cinque punti chiave dell’ex Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di stato con i presidenti Richard Nixon e Gerald Ford dal 1969 al 1977:

Disgelo con la Cina

Henry Kissinger si recò segretamente a Pechino nel luglio 1971 per costruire legami con la Cina comunista, aprendo la strada alla storica visita del presidente Richard Nixon a Pechino nel 1972. Questa mano tesa alla Cina ha posto fine all’isolamento del gigante asiatico e ha contribuito all’ascesa di Pechino, inizialmente dal punto di vista economico, sulla scena mondiale.

Vietnam e Nobel per la pace

Henry Kissinger condusse, nella massima segretezza e parallelamente al bombardamento di Hanoi, i negoziati con Le Duc Tho per porre fine alla guerra del Vietnam. La firma di un cessate il fuoco gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1973, in «comproprieta» con i nordvietnamiti, che questi ultimi rifiutarono, sostenendo che la tregua negoziata non era stata rispettata. Kissinger non osa andare a Oslo, per paura di manifestazioni, e lì viene sostituito dall’ambasciatore americano.

Sostegno alle dittature

I detrattori di Kissinger sottolineano il suo sostegno ai colpi di stato in America Latina, in nome della lotta contro il comunismo, e in particolare in Cile, dove gli Stati Uniti contribuirono a portare al potere il dittatore Augusto Pinochet dopo il suicidio di Salvador Allende, nel 1973.

Le invasioni

La difesa dell’interesse generale degli Stati Uniti lo portò anche ad appoggiare, più o meno tacitamente, diverse invasioni dell’epoca. Di qui il suo sostegno al presidente indonesiano Suharto, la cui invasione di Timor Est portò alla morte di 200.000 persone nel 1975. È anche il caso della Turchia, che nel 1974 si impadronì di un terzo del territorio di Cipro e portò avanti operazioni di destabilizzazione durante la guerra civile in Angola.

Medio Oriente

Henry Kissinger dedicò gran parte del suo tempo al Medio Oriente, organizzando in particolare un massiccio ponte aereo, l’Operazione Nickel Grass, per fornire armi all’alleato Israele dopo l’attacco a sorpresa contro i paesi arabi durante la festa ebraica dello Yom Kippur nel 1973. Ha poi inaugurato la «diplomazia navetta» negoziando con Israele, Siria ed Egitto, che sarebbero diventati un alleato chiave al di fuori della sfera di influenza di Mosca.

Nella foto d'archivio  Gianni Agnelli con Henry Kissinger in una foto del 3 luglio 1998 scattata durante una partita della Juventus

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