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L'ex ministro degli Esteri della Cina cacciato perché aveva l'amante

La rimozione del diplomatico è stata poi seguita da altri cambiamenti ai vertici militari cinesi, mentre il ministro della Difesa Li non si vede più in pubblico

L’ex ministro degli Esteri Qin Gang, destituito lo scorso luglio, aveva avuto una relazione extraconiugale durata per tutto il periodo del suo mandato nella strategica posizione di ambasciatore di Pechino negli Stati Uniti da luglio 2021 a gennaio di quest’anno e per questo è stato rimosso. Lo scrive il Wall Street Journal che, citando fonti informate sulla vicenda, aggiunge che l’ex ministro, 57 anni, resta indagato per possibili violazioni della normativa sulla sicurezza nazionale.

Qin, diplomatico di carriera e fidato collaboratore del leader cinese Xi Jinping, fu sostituito senza spiegazioni a luglio, dopo soli sette mesi alla guida del ministero, un cambiamento insolito per i vertici della politica estera del Paese. La mossa, approvata dal massimo organo decisionale del parlamento cinese il 25 luglio, scatenò settimane di speculazioni e voci sul destino di Qin, che non si era più visto in pubblico da un mese prima del suo siluramento. Prima di allora, Qin aveva saltato un evento diplomatico nel quale era prevista la sua presenza: il ministero aveva affermato che il ministro non era intervenuto per «motivi di salute». In quei giorni media di Taiwan e Hong Kong ipotizzarono che Qin fosse finito sotto inchiesta per una relazione con la nota giornalista televisiva, Fu Xiaotian, 40enne reporter di Phoenix Television, che risultava essere scomparsa anche lei, assieme al figlio.

La rimozione del diplomatico è stata poi seguita da altri cambiamenti ai vertici militari cinesi, mentre ora crescono gli interrogativi sulla sorte del ministro della Difesa Li Shangfu, assente da eventi pubblici da più di due settimane.

Pechino non ha mai fornito una spiegazione per la rimozione di Qin né ha mai confermato che l’ex ministro fosse sotto inchiesta. Secondo il Wall Street Journal, il mese scorso alti funzionari cinesi sono stati informati sulle indagini del Partito Comunista su Qin ed è stato riferito che il motivo formale del licenziamento di Qin erano stati «problemi di stile di vita», un termine comunemente usato per riferirsi a una condotta sessuale giudicata inappropriata.

Ai funzionari è stato detto che dall’indagine era emerso che Qin era «impegnato in una relazione extraconiugale che ha portato alla nascita di un bambino negli Stati Uniti», scrive il Wsj, citando due fonti concordanti. I nomi della donna e del bambino non sono stati rivelati alle autorità, si legge nel rapporto.
Secondo il quotidiano, le indagini sono ancora in corso e Qin starebbe collaborando. Secondo le fonti, l’indagine sta in particolare esaminando se la relazione possa aver creato rischi per la sicurezza nazionale della Cina.

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