Mercoledì 18 Dicembre 2024

Insurrezione in Russia, la Wagner entra a Rostov. Putin: «È un tradimento, li puniremo»

È guerra aperta in Russia tra le forze mercenarie del gruppo Wagner e il Cremlino. All’alba il gruppo di miliziani guidato da Evgeny Prigozhin ha lasciato il teatro di combattimento in Ucraina ed è entrato in territorio russo prendendo il controllo di tutti i siti militari nella città di Rostov-sul-Don, la più grande città della Russia meridionale e punto chiave dell’offensiva di Mosca contro Kiev. Lo stesso Prigozhin ha chiesto un incontro immediato alla leadership militare russa: se il capo dello stato maggiore Gerasimov e il ministro della Difesa Shoigu non si recheranno a a Rostov, sul Don, i mercenari sono pronti a marciare verso Mosca, è la minaccia del capo della Wagner.

La Wagner: «Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25 mila, e poi altri 25 mila»

«Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25 mila, e poi altri 25 mila», ha aggiunto. L’oppositore russo e uomo d’affari in esilio, Mikhail Khodorkovsky, ha chiesto di aiutare il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, nella ribellione contro l’esercito russo, per combattere il regime di Vladimir Putin. «Sì, anche il diavolo dovrebbe aiutarlo se decidesse di andare contro questo regime! (...) Se questo bandito (il signor Prigozhin) vuole disturbare l’altro (Putin, ndr), non è il momento di fare smorfie, ora dobbiamo aiutare», ha scritto su Telegram.

Putin parla alla nazione: «È un tradimento»

«Quello che stiamo affrontando è un tradimento. Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese e alla causa che le nostre forze armate stanno combattendo». Lo dice il presidente russo, Vladimir Putin, riferendosi all’azione dei mercenari della Wagner. Putin ha aggiunto di essere «pronto a tutto per difendere lo Stato». «Tutti coloro che sono andati sulla via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari», ha aggiunto. E intanto le forze dell’ordine russe starebbero conducendo un’irruzione nell’ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l’agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc. «Due autobus con la polizia antisommossa e le guardie nazionali stanno entrando insieme a personale in borghese», riporta Fontanka affermando che «persone mascherate e con fucili automatici» sono state schierate vicino al ponte Blagoveshchensky di San Pietroburgo, dove si trovano un hotel e un ristorante legati a Yevgeni Prigozhin.

L'attacco all'alba

Dopo mesi di accuse e minacce da parte di Prigozhin ai vertici militari di Mosca, l’annuncio dell’attacco diretto è arrivato all’alba: «Siamo all’interno del quartier generale dell’esercito russo, sono le 7:30, i siti militari a Rostov, incluso un aeroporto, sono sotto il nostro controllo», ha detto il capo del gruppo di mercenari. Prigozhin ha promesso di rovesciare la leadership militare russa, aggiungendo che lui e migliaia dei suoi combattenti sono «pronti a morire». Il capo della Wagner denuncia da mesi l’incapacità dei vertici militari russi nella conduzione della guerra in Ucraina e oggi ha ribadito che nel conflitto con Kiev «un’enorme quantità di territorio» russo «è stata persa. I soldati sono stati uccisi tre, quattro volte di più di quanto si dice nei documenti mostrati dai vertici», ha aggiunto. La Russia ha aperto un procedimento penale contro Prigozhin, accusandolo di aver tentato di avviare una «ribellione armata».

Preso anche il controllo di Voronezh

I mercenari del gruppo Wagner hanno preso il controllo di tutte le strutture militari a Voronezh, una città a metà strada tra Rostov-on-Don (dove le milizie sostengono di aver preso il controllo dei centri militari di comando) e la capitale Mosca. Lo hanno riferito fonti locali alla Bbc. Le autorità locali non hanno ancora commentato. Ma fonti locali riferiscono di scontri a fuoco contro l’esercito regolare. In contemporanea, il governatore della regione di Voronezh, Aleksandr Gusev, ha avvertito che circolano molte notizie false e che le forze armate russe stanno ora attuando «misure operative e di combattimento» nella regione.

L'Ue: «È una questione interna»

La Ue definisce lo scontro in atto in Russia una «questione interna», ma le cancellerie occidentali sono in allerta. la premier Giorgia Meloni, «segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa», fa sapere Palazzo Chigi. Massima attenzione anche da parte del presidente francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz, così come di gran parte dei governi europei. Anche la Nato, fa sapere un portavoce dell’Alleanza, sta «monitorando» la situazione da vicino.

A Mosca misure anti terrorismo

Il sindaco di Mosca ha annunciato che nella capitale russa si stanno adottando misure antiterrorismo»dopo che il capo del gruppo mercenario Wagner ha dichiarato ufficialmente guerra ai vertici militari del Paese. «In relazione alle informazioni che giungono a Mosca, si stanno adottando misure antiterrorismo con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza», ha detto Sergei Sobyanin sui social media. La Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin saranno chiusi ai visitatori il 24 giugno «a causa di eventi»: lo riporta Ria Novosti citando il dipartimento stampa e pubbliche relazioni del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa.  

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