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Sabotaggio gasdotti russi, Mosca chiede all'Onu una commissione d'inchiesta

La Russia ha preparato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu che chiede al segretario generale Antonio Guterres di istituire una commissione internazionale indipendente per indagare sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La bozza afferma che è stato stabilito oltre ogni ragionevole dubbio che le esplosioni di settembre sono state un atto di sabotaggio, piuttosto che un disastro tecnologico. E richiede che il segretario generale riferisca al Consiglio entro 14 giorni raccomandazioni per l’istituzione della commissione.

L’iniziativa arriva dopo altre proteste del governo di Mosca. La Russia, aveva infatti affermato affermato il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti, lavorerà affinché l’attacco terroristico al Nord Stream «non rimanga senza conseguenze per gli Stati Uniti». Secondo Ryabkov, la Russia non ha alcun dubbio «che la responsabilità ricada sugli Stati Uniti».

Due giorni prima lo stesso ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov aveva accusato l’Occidente di avere nascosto la verità sugli attacchi al gasodotto Nord Stream, secondo quanto riportato dalla Tass. «I politici occidentali mentono sugli attacchi terroristici ai gasdotti Nord Stream, proprio come hanno mentito sugli accordi di Minsk», ha detto Lavrov alla Duma di Stato. «Per dirla semplicemente, tutti ci hanno mentito, proprio come stanno mentendo adesso, coprendo la verità sugli attacchi terroristici al Nord Stream», ha aggiunto il titolare della diplomazia di Mosca.

La Russia aveva anche chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, subito dopo l’inchiesta pubblicata dal giornalista americano Seymour Hersh che indicavas come responsabili gli Usa con la complicità della Norvegia.

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