E’ salito a 23.831 il numero delle vittime del devastante terremoto che lunedì scorso ha colpito Turchia e Siria. Lo riferisce la Cnn, citando le autorità dei due Paesi. In particolare, in Turchia sono morte 20.318 persoe e 80.052 risultano ferite, mentre in Siria le vittime sono 3.513, fra cui 2.166 nelle aree controllati dai ribelli nel nord-ovest del Paese, secondo l’organizzazione di volontariato Syria Civil Defense, nota anche come White Helmets. I media siriani riferiscono anche 1.347 morti nella parte controllata dal governo.
Intanto, il presidente Bashar al-Assad - secondo quanto riporta la Cnn, ha criticato i Paesi occidentali per non aver avuto «riguardo per la condizione umana», con riferimento alle sanzioni di Unione europea e Stati Uniti che secondo funzionari governativi e media siriani avrebbero ostacolato gli aiuti. La Croce rossa internazionale ha chiesto di accedere all’intero territorio della Siria settentrionale colpita dal terremoto, dove l’arrivo degli aiuti urgenti è complicata dalla lunga guerra civile fra i gruppi di opposizione e il governo siriano.
Dai luoghi del disastro arrivano notizie del salvataggio di persone rimaste sepolte sotto le macerie. Secondo la rete statale turca Trt, citata dalla Cnn, tre fratelli sono stati estratti vivi dopo il crollo di un edificio di 5 piani 120 ore dopo il terremoto.
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