Almeno 22 migranti sono morti al largo della Libia dopo nove giorni in mare. Lo riferiscono i circa 60 sopravvissuti riportati a terra dalla Guardia costiera libica, secondo quanto afferma la portavoce dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, Safa Msehli. «Questo è previsto. Questo è evitabile. Questo è il Mediterraneo centrale», afferma.
Intanto, dopo 4 giorni, è arrivata l’assegnazione a Taranto, quale porto sicuro, per i 65 superstiti di un naufragio soccorsi da Geo Barents di Medici senza frontiere. Ieri l’indicazione. Lo rende noto la ong. I migranti erano stati recuperati su una barca alla deriva al largo della Libia: 71 erano stati tratti in salvo e alcuni successivamente trasferiti per esigenze mediche; almeno 30 le persone risultate disperse, spiega Msf, tra loro 5 donne e 8 bambini; 4 donne hanno perso un bimbo e una di loro ha perso i suoi due figli. Tra i piccoli dispersi, tre neonati.
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