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Lo strappo di Zelensky: «L'Ucraina non torna indietro, vogliamo aderire a Nato ed Ue»

Presidenti a colloquio: Emmanuel Macron (a sinistra) e Volodymyr Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky annuncia che l’Ucraina conferma le sue ambizioni di aderire all’Ue e alla Nato, nonostante l’ultimatum lanciato ieri da Vladimir Putin all’Ucraina affinché rinunci a far parte dell’Alleanza Atlantica.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato la «negazione» dell’Ucraina come «Paese sovrano»: lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. Una frase, quella riferita da Le Drian, che smentisce l'intenzione annunciata poco prima dallo stesso Putin di essere pronto, trentasei ore dopo l’ordine di dispiegare forze armate «per assicurare la pace» nel Donbass, a trovare «soluzioni diplomatiche» con Kiev e l’Occidente sulla crisi ucraina. Una disponibilità comunque non sganciata dalla fermezza su un punto inderogabile: gli interessi e la sicurezza della Russia, secondo Putin, «non sono negoziabili».

Poche ore dopo l’intervento del leader del Cremlino in occasione della Giornata del difensore della patria, Kiev ha annunciato la mobilitazione dei riservisti, il suo Parlamento ha approvato l’imposizione di sanzioni a 351 cittadini russi e il Consiglio di sicurezza ucraino ha chiesto lo stato di emergenza sul territorio, una misura che i legislatori dovranno ratificare entro 48 ore. La situazione sembra quindi peggiorare di ora in ora, all’indomani della decisione del segretario di Stato Usa Antony Blinken di cancellare l’incontro con il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, previsto per giovedì. Mentre Pechino lamenta che gli Stati Uniti «versano benzina sul fuoco» della crisi ucraina, Londra e Canberra prevedono che l’invasione sia sempre più vicina. Da una parte, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha parlato alla Bbc di «possibilità molto reale» di un assalto a Kiev; dall’altra il premier australiano ha definito «probabile» una «invasione su vasta scala» dell’Ucraina entro le prossime 24 ore.

In questo scenario, il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto ai suoi connazionali di lasciare «immediatamente» la Russia, mentre proseguono gli scontri nel Donbass. Questa mattina, l’esercito di Kiev ha annunciato che un altro soldato è stato ucciso e sei sono rimasti feriti in bombardamenti da parte dei separatisti filorussi nell’Ucraina orientale nelle ultime 24 ore. L’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha replicato di avere registrato 350 attacchi contro il suo territorio negli ultimi sette giorni. Anche il titolare della Farnesina Luigi Di Maio ha avvertito sul «rischio concreto di un’operazione militare» di Mosca, invitando di nuovo gli italiani a lasciare al più presto l'Ucraina perché, malgrado tutti gli sforzi diplomatici, «si riducono i margini» per scongiurare la guerra.

La Russia mostra di volere andare avanti su tutti i fronti. «Continueremo a sviluppare sistemi di armamenti avanzati - ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso tv in occasione della Giornata del difensore della patria - compresi quelli ipersonici e quelli basati su nuovi principi fisici, ed espanderemo l’uso di tecnologie digitali avanzate ed elementi di intelligenza artificiale. Tali complessi sono davvero le armi del futuro, che aumentano notevolmente il potenziale di combattimento delle nostre forze armate». Lo riporta il Guardian.

 

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