
La base aerea Nato di Sigonella, in Sicilia, continua a essere al centro del braccio di ferro tra l’Alleanza e la Russia. A sorvolare il Mar Nero, in queste ore, è uno dei cinque droni Northrop Grumman RQ-4D Global Hawk in forza alla base e dotati del sistema Alliance ground surveillance (Ags), impegnati nella loro prima importante missione da quando sono operativi, cioè esattamente un anno fa, nel febbraio del 2021.
È stato, afferma il sito Italmil Radar, un pomeriggio piuttosto intenso per la Nato nel cielo dell’area, sebbene nel contesto di una parziale smobilitazione delle unità russe: a un Boeing RC-135V è toccata la sorveglianza Nato nell’ovest dell’Ucraina, in particolare al confine con la Bielorussia; un Airbus, decollato da Cipro, è stato impegnato in una missione di rifornimento aereo vicino al confine tra Romania e Bulgaria
2 Commenti
Gabriele
16/02/2022 05:54
Ma quando la finirete con questo ridicolo provincialismo?!
Filgor
17/02/2022 07:33
Il presidente Draghi va da Macron per discutere del ritiro delle truppe francesi, e " italiane" dal Sàel. Nessuno si chiede perché, o cos'è il Sàel? Già da lì sono andati in fuga gli americani. Va beh! Quelli fanno il casino e poi se ne vanno. Ma perché anche i francesi e italiani se ne vanno!? Forse perché russi e turchi ci stanno cacciando? E quando il tappo del Sàel sarà saltato, cosa arriverà qui in Sicilia?