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Da clima a salute, così l’intelligenza artificiale di Google aiuta la Terra

Dall’accessibilità alla salute, fino al controllo del territorio in chiave emergenza climatica, Google all’evento Inventors svela le applicazioni e gli aggiornamenti delle sue piattaforme che sfruttano l’intelligenza artificiale. Nei giorni della Cop26 di Glasgow, Big G spiega che il suo sistema di AI supporta la salvaguardia del territorio, in modo particolare la prevenzione in caso di inondazioni. Ad oggi il portale Flood Hub copre più di 360 milioni di persone che vivono in India e in Bangladesh, con l’obiettivo di inviare notifiche in tempo reale sulle precipitazioni e il rischio correlato alle esondazioni. Basato sulla cartografia di Google Maps, mostra dati e informazioni sulle condizioni di comunità e villaggi, rendendo visivamente chiaro il livello di acqua atteso, ad esempio in relazione all’altezza di un individuo. «Il nostro lavoro è a stretto contatto con le squadre locali e i volontari. I team hanno centri di monitoraggio e procedure per divulgare gli allarmi», spiega l’azienda.
Altro settore di applicazione dell’AI di Google è l’accessibilità. Arriva Project Relate una nuova applicazione per Android, che mira ad aiutare le persone con problemi di linguaggio. Lo fa tramite tre funzioni principali: Ascolta, Ripeti e Assistente. Attraverso ‘Ascoltà, l’app trascrive il discorso di un utente, con difficoltà linguistiche, così da facilitare il copia e incolla del testo in altre app, o lasciare che le persone leggano ciò che viene detto. ‘Ripetì riproduce il parlato tramite una voce sintetizzata, ma chiara, per superare eventuali barriere durante il dialogo, mentre ’Assistente è una versione ottimizzata di Assistente Google, simile a quella tradizionale ma sviluppata apposta per adattarsi ai modelli e inflessioni di linguaggio di ognuno. Nella realizzazione dell’app è stato fondamentale il contributo di chi potrà beneficiare direttamente del suo utilizzo, come Aubrie Lee, brand manager del colosso americano, affetta da distrofia muscolare. «Sono abituata allo sguardo sulle facce delle persone quando non riescono a capire quello che ho detto. Project Relate può fare la differenza tra l’avvertire confusione e il comprendere frasi e termini utilizzati nel mezzo di una conversazione».

Nel campo della medicina, inoltre, Google ha intrapreso da tempo una collaborazione tra la divisione DeepMind, il Cancer Research UK Imperial Centre, la Northwestern University e il Royal Surrey County Hospital, per analizzare i benefici derivanti dall’utilizzo degli algoritmi di AI nella diagnosi di cancro al seno. Secondo il gruppo, la tecnologia può identificare la presenza di tumore nelle mammografie con maggiore precisione rispetto ai metodi tradizionali. Come prossimo passo, l’algoritmo di DeepMind ‘rileggerà’ circa 50.000 esami di pazienti degli ospedali britannici St Georgès University Hospitals NHS Foundation Trust e Imperial College Healthcare NHS Trust, per affiancarsi al lavoro dei radiologi. E in futuro, l’intelligenza potrebbe essere usata a pieno regime per velocizzare e ottimizzare i risultati di indagine. Google ha inoltre confermato l’apertura del suo primo campus Quantum AI a Santa Barbara, in California. Al suo interno troveranno spazio un data center ‘quantisticò, laboratori di ricerca e una fabbrica per la produzione di chip dedicati.

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