Il sindacato dei giornalisti tunisini (Snjt) teme un deterioramento delle libertà e dei diritti umani nel Paese ed esprime preoccupazione per l'aumento di procedimenti giudiziari nei confronti di civili davanti a tribunali militari.
Il sindacato ritiene il presidente tunisino, Kais Saied, "responsabile dell'eventuale declino delle libertà pubbliche e individuali", invitandolo a onorare i suoi precedenti impegni a garantire i diritti previsti dalla Costituzione.
Questi sviluppi, sottolinea il Snjt in un comunicato, "rischiano di minare le conquiste della rivoluzione, i fondamenti dello stato civile e i valori della democrazia, del pluralismo e della diversità".
Inoltre, il sindacato afferma di rifiutare qualsiasi processo militare contro i civili sulla base di pubblicazioni, posizioni o espressione di opinioni, considerandolo un attacco alla democrazia e ai diritti umani e condanna le campagne di distorsione, demonizzazione e "stalking elettronico" dei dissidenti da parte di persone che si presentano come sostenitori del presidente.
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