
"L'impegno è massimo da parte della Difesa per evacuare chi ha collaborato con l’Italia". Queste le parole del ministro della Difesa Lorenzo Guerini sul trasporto umanitario in corso dall’Afghanistan per portare in Italia gli ex collaboratori afghani e loro familiari. Il primo volo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e loro familiari, atterrerà nella giornata di oggi presso l’aeroporto di Fiumicino.
Il personale a bordo è stato imbarcato all’aeroporto di Kabul su un C130J dell’Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l’aeroplano giungerà di nuovo in Kuwait, dove i passeggeri saranno trasferiti sul KC 767 per essere trasportati in Italia. Nella giornata di oggi altri due C130J decolleranno dal Kuwait per imbarcare circa altre 150 persone a Kabul, che saranno trasportate in Italia con un KC767.
"Il nostro impegno è lavorare col massimo sforzo per completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani, degli attivisti e di chi è esposto al pericolo", ha dichiarato il ministro. La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, 7 aerei, 3 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. ITALPRESS
5 Commenti
pietro
18/08/2021 11:23
Vitto alloggio e stipendio e gli italiani invece possono morire di fame
piero doc
18/08/2021 12:35
il fenomeno eurabia oramai è irreversibile
Santone
18/08/2021 12:41
Ma ti rendi conto di quello che hai scritto? Queste persone rischiavano la VITA.
Italo
18/08/2021 13:54
Questi tutti in Italia finiscono forse non lo avete capito o fate finta di non capire l Italia è il campo profughi dell Italia..... Votate PD e 5 stelle......
Italo
18/08/2021 16:44
D europa
Caterina
18/08/2021 17:52
Non avete letto l'articolo... Si tratta di personale che ha lavorato per e con le istituzioni italiane presenti in Afghanistan da anni. Queste persone insieme alle loro famiglie, potrebbero essere arrestate dai talebani. Tutti i Paesi occidentali presenti in Afghanistan stanno facendo la stessa cosa.
Lux
18/08/2021 20:02
Giusto fare un ponte aereo e salvare 10/20 mila afghani che hanno lavorato per I Paesi Nato, ma mi chiedo come mai nessuno si muove per aiutare I Paesi Africani? E' necessaria una politica European comune contro questo fenomeno migratorio altrimenti bisogna usare la forza e chiudere I confini italiani. Il nostro Paese non puo' essere trasformato nella terra di nessuno. Basta!!
Marella
19/08/2021 12:48
Ma ci sono o ci fanno? In piena pandemia masse di popolazioni che si spostano da un continente all'altro! Fosse stata epidemia di ebola sarebbe stato lo stesso?