In Grecia migliaia di turisti e residenti sono stati evacuati a causa degli incendi e una densa nuvola di fumo e cenere sovrasta Atene, mentre in alcune regioni sono previsti oggi forti venti e temperature fino a 38 gradi. Sono almeno 1.450 i vigili del fuoco impegnati con l’ausilio di 15 aerei e di rinforzi in arrivo da altri Paesi.
I roghi minacciano la penisola dell’Attica, compresa la capitale, Evia, seconda isola più grande del Paese, a est di Atene e la regione del Peloponneso, nel Sud-Ovest. Il bilancio finora è di due morti, tra cui il presidente della Camera di commercio di Atene, Konstantinos Michalos, trovato privo di sensi in una fabbrica a Krioneri e morto in ospedale.
A nord di Atene un grande incendio ha distrutto vaste aree di pineta, causando l’evacuazione dei villaggi durante la notte. Una parte dell’autostrada che collega Atene al Nord del Paese è stata chiusa per precauzione e i campi di migranti sono stati evacuati. Nel villaggio di Limni, a Evia, sono state evacuate più di 1.300 persone, mentre circa 5.000 tra turisti e residenti sono stati costretti a fuggire da un altro rogo nella regione del Peloponneso. Eleni Drakoulakou, sindaco di East Mani, nel Peloponneso, ha riferito che mezza città è stata distrutta dalle fiamme.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Ana due persone sono state arrestate con l’accusa di aver appiccato volontariamente le fiamme: una donna ad Atene, trovata in un parco con due accendini, benzina e materiali infiammabili, pochi minuti dopo lo scoppio di un incendio e un 43enne nella zona di Krioneri. Le autorità hanno vietato l’accesso ai parchi e ai boschi in tutto il Paese. AGI
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