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Coronavirus, anche in Usa cresce la preoccupazione per la variante Delta

La variante B.1.617.2, più nota come variante Delta, sta rapidamente diventando il ceppo dominante di Covid-19 negli Stati Uniti, sollevando preoccupazioni sul fatto che in autunno possa colpire le comunità vulnerabili.

Attualmente il 10% delle infezioni da Covid-19 negli Stati Uniti può essere attribuito alla variante Delta, scrive Cnn online, citando Scott Gottlieb, ex commissario della Food and Drug Administration (Fda, l’ente governativo Usa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) , secondo il quale tale proporzione raddoppia ogni due settimane. Secondo Gottlieb, questo non significa necessariamente un forte aumento delle infezioni in tutto il paese, che ha somministrato più di 309 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19, ma regioni specifiche sono a rischio.

"Penso che in alcune parti del paese in cui si hanno meno vaccinazioni, in particolare in parti del sud, dove ci sono alcune città in cui i tassi di vaccinazione sono bassi, ci sia il rischio che si possano vedere epidemie con questa nuova variante". Gli esperti ritengono che la variante Delta sia significativamente più trasmissibile, ha affermato Gottlieb, aggiungendo che tuttavia "abbiamo gli strumenti per controllarla e sconfiggerla, abbiamo solo bisogno di usare tali strumenti". ANSA

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