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Madrid, trionfa Ayuso con la destra e Iglesias lascia la politica

Isabel Diaz Ayuso vince le elezioni

Isabel Diaz Ayuso ha superato tutte le aspettative con una vittoria incontestata a Madrid, che indica la strada della vittoria nell’intera Spagna al leader del suo partito, Pablo Casado. In due anni, la presidente di Madrid e candidata alla rielezione ha più che raddoppiato i suoi seggi - da 30 a 65 - e ha ottenuto il miglior risultato per il PP di Madrid dalla fine del bipartitismo. Lo ha ottenuto come protagonista dell’opposizione al governo di Pedro Sànchez e con il suo modello unico di gestione della pandemia come una bandiera.

Ayuso ha impostato le elezioni come una dicotomia tra comunismo e libertà e ha rivendicato la sua aspirazione a governare da sola, senza Ciudadanos. Nel 2023, quando si terranno di nuovo le elezioni nella Comunità di Madrid, ci saranno solo due avversari nel centro-destra.

Di fronte, United We can è costretto a ricomporsi dopo le dimissioni di Pablo Iglesias e Ayuso ha descritto il risultato del PSOE come "catastrofico". Ayuso e Casado hanno celebrato la vittoria come una "mozione democratica di censura al sanchismo. Unendo il centro-destra e il costituzionalismo, si può battere Sanchez", ha aggiunto il presidente del PP.

Parabola discendente invece per Pablo Iglesias che in soli 7 anni è passato dall’essere l’"enfant terrible" della politica spagnola, un dinamitardo del sistema bipartitico e catalizzatore della nuova sinistra, a un involontario "capro espiatorio", costretto a dimettersi da tutti i suoi incarichi dopo la schiacciante vittoria della destra a Madrid. Come lui stesso ha riconosciuto, la sua figura, che ha cambiato per sempre la politica spagnola, ha finito per mobilitare la destra che dice di combattere e, in questa situazione, l’unica cosa che gli restava da fare era dimettersi.

La sua brusca uscita dal governo di Pedro Sànchez per cercare di salvare Podemos nella Comunità di Madrid, era già presentata come un’operazione ad alto rischio. E così è stato. "Un militante deve essere dove è più utile in ogni momento", aveva detto Iglesias annunciando la sua candidatura a Madrid. Con lo stesso argomento stanotte ha annunciato la sua intenzione di farsi da parte. Iglesias non aveva potuto trattenere le lacrime quando il suo partito era entrato per la prima volta al Congresso e quando era diventato vicepremier. Stanotte, invece, non si è commosso per un momento, segno che questa decisione era nella sua testa già da tempo. AGI

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