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Liberata la Ever Given, riprende il traffico nel Canale di Suez

La portacontainer Ever Given è stata completamente disincagliata e il traffico nel Canale di Suez è ripreso. Lo riferisce l’Autorità del Canale di Suez. La Leth Agencies, società di servizi attiva nel Canale, ha riferito su Twitter che i rimorchiatori stanno trascinando la nave verso il Grande Lago Amaro, un largo bacino al centro del canale dove l’imbarcazione sarà sottoposta a ispezioni tecniche.

Aiutati dall’alta marea, i rimorchiatori sono riusciti a disincagliare il bulbo di prua, che era rimasto ancora bloccato dalla sabbia. Le immagini satellitari dei siti che monitorano il traffico marittimo mostrano la nave di nuovo in posizione centrale, dopo che i forti venti l’avevano rimessa in posizione diagonale subito dopo il disincagliamento.

Non è chiaro quando il traffico nel Canale potrà tornare alla normalità. Sono infatti almeno 367 le navi bloccate nell’arteria attraverso la quale passa ogni giorno il 10% delle merci trasportate nel mondo per via marittima. Sono 27 mila i metri cubi di sabbia rimossi a una profondità di 18 metri per liberare la nave, ha sottolineato il portavoce dell’Autorità del Canale, George Safwat.

I turni di lavoro, fa sapere l’Autorità, saranno raddoppiati per consentire di smaltire il colossale ingorgo formatosi da entrambi i lati del canale, bloccato per sei giorni dalla portacontainer che si era incagliata in posizione diagonale martedì scorso a causa di una tempesta di sabbia. Le navi rimaste bloccate sono quasi 400.

Alcune di esse, nei giorni scorsi avevano deciso di fare marcia indietro e circumnavigare il Capo di Buona Speranza per arrivare a destinazione. Gli equipaggi dei 16 rimorchiatori inviati nel Canale, tra cui l’italiana Carlo Magno, hanno festeggiato la riuscita dell’operazione facendo suonare i nautofoni. Osama Rabei, presidente dell’Autorità del Canale, ha lodato «l'efficienza degli ingegneri egiziani» nella gestione della crisi, che ha bloccato merci per un valore pari a 9,6 miliardi di dollari al giorno, secondo i calcoli di Lloyds' List.

Le perdite economiche per l’Egitto, secondo l’Autorità, sono state invece pari a 12-14 miliardi di dollari al giorno. Si aprirà ora l’indagine sulle ragioni dell’incidente. L’ex vice presidente dell’Autorità del Canale, Mahmoud Taha, ha dichiarato a Extra News che la tempesta di sabbia di martedì scorso ha sicuramente contribuito all’incagliamento dell’imbarcazione ma che, dal momento che altre 12 navi, alcune delle quali ancora più grandi della Ever Given, avevano attraversato il canale nelle stesse ore, è molto probabile ci sia stato un errore umano.

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