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Coronavirus, allarme dell'Oms per l'America Latina: "Variante brasiliana due volte più contagiosa"

Morti di coronavirus in Brasile

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato l’allarme sulla situazione sanitaria in Brasile, definendola «molto grave» ed esortando le autorità a decidere «misure aggressive» per arginare la diffusione del virus.

«La situazione è molto grave e siamo molto preoccupati. Le misure sanitarie che il Brasile prende dovrebbero essere aggressive, contemporaneamente agli avanzamenti nella campagna di vaccinazione», ha detto il capo dell’Oms. La gravità della situazione si può estendere anche ai Paesi vicini: «non si tratta solo del Brasile, ma il problema riguarda tutta l’America Latina», ha aggiunto.

Con 262.770 decessi in seguito al Covid-19, il gigante sudamericano è il secondo Paese al mondo più colpito dalla pandemia, superato solo dagli Stati Uniti (520.563 morti), secondo le stime AFP basate su dati ufficiali. La media settimanale dei decessi è stata superiore a 1.000 dal 20 gennaio, per la prima volta dall’agosto 2020, e ha superato i 1.400 da venerdì.

Alcuni studi indicano la nuova variante proveniente dall’Amazzonia, chiamata P.1, come due volte più contagiosa; già rilevata in 17 stati, è causa di allarme globale. Per limitare la pressione sugli ospedali, Rio de Janeiro ha imposto restrizioni su bar e ristoranti.

Lo stato di San Paolo, il più ricco e popoloso del paese, dove sono stati registrati 61.000 decessi, rafforzerà le misure anticovid a partire da domani e saranno consentite solo le attività essenziali nei settori sanitario, alimentare e dei trasporti pubblici, nonchè scuole e chiese.

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