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Dal turismo al lavoro all'università, ecco cosa cambierà dopo l'accordo sulla Brexit

Boris Johnson

Accordo raggiunto tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit: scongiurato quindi un "no deal" che avrebbe provocato un divorzio traumatico.

Dall'1 gennaio 2021 comunque verranno introdotti dei controlli doganali nei paesi Ue per le merci in arrivo dalla Gran Bretagna e ciò potrebbe provocare lunghe code di camion nei porti britannici. Invece, la Gran Bretagna ha deciso di avviare questi controlli dall'1 luglio 2021.

Sul fronte universitario, la Uk è uscita dal programma Erasmus e quindi gli studenti europei che vogliono fare un'esperienza di studio oltremanica dovranno chiedere un visto, mentre le rette universitarie raddoppieranno, in linea con quanto pagano gli studenti extraeuropei. Per chi è già in Gran Bretagna non cambia nulla.

Scatta anche un nuovo sistema di immigrazione: servirà un visto a chi arriva per lavoro ma lo potrà ottenere solo chi ha già un'offerta e un salario di almeno 28 mila euro (25.600 sterline). Sono previste agevolazioni per chi ha un dottorato di ricerca ma sarà molto difficile andare a Londra e nelle altre città per fare lavori poco qualificati come camerieri o commessi. Niente visto per i turisti, ma serve il passaporto e si potrà rimanere al massimo per tre mesi.

L’accordo non copre il settore finanziario ma le conseguenze sono state importanti nella City dove per esempio sono stati spostati diversi fondi d’investiment. Previsto un aggravio di costi per import ed export a causa delle procedure e delle tasse doganali.

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