Svanita la speranza di trovare dei sopravvissuti nella Turchia occidentale due giorni dopo il forte sisma che ha ucciso almeno 51 persone, secondo un ultimo rapporto diffuso dalle autorità del Paese. Secondo l’agenzia governativa Anadolu, 51 persone sono morte e altre 896 sono rimaste ferite nel terremoto che ha ucciso anche due adolescenti in Grecia.
La scossa, la cui magnitudo è stata valutata a 7 gradi della scala Richter dall’American Institute of Geophysics (Usgs) e 6,6 dalle autorità turche, è avvenuta venerdì pomeriggio nel Mar Egeo, a sud-ovest di Smirne, la terza città più grande della Turchia, e vicino all’isola greca di Samos. A Bayrakli, la città turca più colpita, i soccorritori continuano a scavare sotto le macerie di otto edifici crollati. Secondo un soccorritore almeno dieci persone potrebbero essere ancora intrappolato sotto un edificio crollato.
Nella notte, secondo i media, un uomo è stato estratto vivo dalle macerie, 33 ore dopo la scossa. Due giorni dopo il sisma, stanchezza e dolore segnano i volti degli abitanti, molti dei quali hanno trascorso una seconda notte all’aperto, per paura delle scosse di assestamento. Sono state allestite tende per ospitare le famiglie e volontari hanno distribuito minestre per riscaldarle. AGI
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