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Paraguay, l'appello delle figlie dell'ex vicepresidente rapito: "Liberatelo"

Un appello ai guerriglieri da parte delle tre figlie dell’ex vicepresidente paraguaiano Oscar Denis, sequestrato la settimana scorsa dall’Esercito del popolo paraguaiano (Epp). Che sia liberato "per ragioni umanitarie".

In una conferenza stampa le figlie hanno rivolto un messaggio all’Epp ricordando di aver assolto tutte le
richieste avanzate, fra cui la distribuzione di viveri e generi di prima necessità alle comunità indigene del dipartimento di Concepción.

Al riguardo Beatriz Denis ha sottolineato che "la nostra famiglia ha portato a termine un grande impegno, e con uno
sforzo sovrumano ha raggiunto tutti i luoghi indicati grazie al sostegno di parenti, amici e della cittadinanza in generale". Si è trattato di un lavoro difficile, "soprattutto per raggiungere le comunità indigene nelle zone più lontane ma, nonostante tutto, siamo riusciti a completare l’agenda che ci eravamo fissati".

Alla guerriglia la portavoce della famiglia ha poi detto: "Alle persone che hanno privato nostro pare della libertà
chiediamo che rispettino la sua vita, la sua salute è nelle vostre mani. Per ragioni umanitarie, liberatelo subito!». Infine Beatriz Denis si è rivolta a suo padre: "Papà, torniamo a dirti: 'Forza!'; il Signore nostro Dio è con te, non
ti abbandona come non lo faremo noi".

Fra le condizioni poste per il rilascio, l’Epp aveva posto la diffusione di un video del movimento, la distribuzione di cibo agli indigeni, e la liberazione di due suoi comandanti in carcere, Carmen Villalba y Alcides Oviedo. Quest’ultima, però, non è stata per il momento accettata dal governo.

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