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Coronavirus: boom di morti in India, crescono i contagi in tutto il mondo

Operatori sanitari che usano precauzioni contro il coronavirus

Allarme in India che ha superato il traguardo di 50.000 morti per il coronavirus, con oltre 900 morti nelle ultime 24 ore. Lo ha comunicato il Ministero della Salute. La scorsa settimana l'India ha registrato 2,6 milioni di casi, superando la Gran Bretagna.
L'India è diventata il quarto Paese al mondo in cui l'epidemia ha ucciso di più, dietro Stati Uniti, Brasile e Messico. I numeri dei nuovi contagi sembrano suggerire che il Covid-19 abbia ripreso a colpire con forza un po' ovunque nel mondo: 294mila in 24 ore, mai così tanti nello spazio di un solo giorno, che portano il totale a oltre 21 milioni.

In Europa tutto questo si traduce in una progressiva riadozione delle restrizioni e dei controlli alle frontiere, con obbligo di test al rientro e quarantene.

Nel Vecchio Continente Spagna e Francia si contendono il primato della crescita più violenta dell'epidemia. L'ultimo record in ordine di tempo è stato raggiunto dalla Francia, con oltre 3.300 contagi in 24 ore e l'aumento dei pazienti in rianimazione. Il governo, dopo aver dichiarato Parigi e Marsiglia zone ad alto rischio, vuole allargare l'obbligo di mascherina in fabbriche e uffici entro agosto, e aumentare il telelavoro in aree in cui il virus circola attivamente. Un piano verrà presentato martedì ai sindacati.

In Spagna, che ha il tasso di contagi per numero di abitanti tra i più alti, le prime due regioni - La Rioja e Murcia - hanno adottato le nuove restrizioni alla vita notturna disposte a livello nazionale. Le discoteche hanno chiuso, ristoranti e bar non potranno accogliere clienti dopo l'una del mattino, stop al fumo all'aperto se non si potrà rispettare la distanza di 2 metri. Stessa sorte per le discoteche anche in Italia, dove la movida ha creato non pochi problemi.

La rapida risalita dell'epidemia rischia di compromettere quel che resta della stagione turistica. Oltre 30.000 britannici sono rientrati precipitosamente oltre Manica in treno prima che scattassero le nuove regole sulla quarantena disposte da Londra per chi aveva soggiornato in Francia. L'Olanda ha aggiunto Parigi e Madrid e altre regioni spagnole alla lista arancione, dove è sconsigliato andare e c'è l'obbligo di quarantena al rientro. Lista arancione anche per Bruxelles, dopo che il Belgio ha visto un'impennata di contagi nelle ultime settimane. Le autorità olandesi sono preoccupate dai 4.500 nuovi casi registrati nell'ultima settimana, oltre mille in più rispetto a quella precedente. Quanto al Regno Unito, ha registrato oltre mille nuove infezioni per il quinto giorno consecutivo.

Anche la Germania ha già sconsigliato la Spagna ai connazionali. Tutte queste chiusure di fatto delle frontiere nei giorni scorsi avevano spinto la Commissione Ue a scrivere una lettera ai 27, chiedendo di evitare il ricorso ai blocchi in ordine sparso e senza coordinamento.

Il Covid-19 non dà tregua anche agli Stati Uniti: 48.000 nuovi casi e oltre 1.000 morti in 24 ore. Il direttore dei Cdc, i centri federali per il controllo delle malattie, ha avvertito gli americani che se non rispetteranno le misure di prevenzione si rischia il "peggior fallimento sanitario mai avvenuto".

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