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Coronavirus, primi due morti sulla Diamond Princess: slitta il rimpatrio degli italiani

Lo sbarco dalla Diamond Princess

Fine di un incubo per cinquecento passeggeri della Diamond Princess, già sbarcati in Giappone. Per gli altri, tra cui 35 italiani, si vede la luce in fondo al tunnel dopo essere rimasti imprigionati sulla nave da crociera in quarantena nella baia giapponese di Yokohama. Un luogo diventato una trappola galleggiante dove i contagi da coronavirus continuano ad aumentare giorno dopo giorno, anche a causa di misure di precauzione ritenute insufficienti dagli esperti.

Le persone contagiate a bordo hanno superato quota 600 ed è anche arrivata la notizia che due anziani che erano sulla nave sono deceduti. Si tratta di una coppia di circa 80 anni. Sono le prime vittime confermate dalle autorità che erano a bordo della nave. I casi accertati di morte in Giappone dovuti al coronavirus salgono dunque a tre, dopo il primo avvenuto giovedì scorso. Le persone contagiate a bordo hanno superato quota 600.

GLI ITALIANI. Dovrebbe slittare a domani il rientro degli italiani che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Il Boeing dell’Aeronautica militare è già in Giappone in attesa di imbarcare la trentina di connazionali e altri 26-27 cittadini europei ma i test medici sul coronavirus a cui vengono sottoposti i passeggeri sono ancora in corso. Nello staff anche due medici dello Spallanzani di Roma, un'anestesista e un'infettivologa. Chi risulterà negativo ai controlli potrà sbarcare dalla nave, per rientrare poi in Italia. Il volo dovrebbe riportare in patria, oltre a una trentina di italiani, anche 27 cittadini di altri Paesi dell'Unione europea. Bruxelles ha attivato il meccanismo di protezione civile per cofinanziare i voli italiani.

Una volta atterrati all'aeroporto militare di Pratica di Mare, i passeggeri saranno sottoposti alla consueta quarantena di 14 giorni, il periodo ritenuto necessario dai medici per escludere del tutto la presenza della malattia. Per i primi giorni saranno trattenuti nella stessa struttura militare di Pomezia, poi saranno trasferiti al centro olimpico della Cecchignola. Da lì, nel frattempo, dovrebbero uscire domani gli altri italiani fatti rientrare nei giorni scorsi da Wuhan, la città cinese epicentro dell'epidemia. Ma prima di fare entrare altre persone, saranno necessari un paio di giorni per bonificare la struttura.

Un terzo volo dovrebbe partire in un momento successivo per riportare a casa il passeggero italiano risultato contagiato dal virus a bordo della Diamond Princess. Si tratterà di un aereo di biocontenimento, stessa tipologia di quello impiegato per riportare a casa nei giorni scorsi Niccolò, il diciassettenne friulano che era rimasto bloccato a Wuhan. Se dagli screening medici sulla nave dovessero risultare altre persone contagiate, anche loro saranno riportate a casa con lo stesso volo.

A bordo resteranno invece sicuramente cinque italiani membri dell'equipaggio, tra cui il comandante Gennaro Arma. Una volta sbarcati tutti i passeggeri, anche per loro scatterà una quarantena di 14 giorni nelle cabine della nave.
La procedura per far scendere a terra le persone durerà fino a venerdì, mano a mano che saranno resi noti gli esami dei laboratori. I test medici sono stati condotti su tutti i circa 3.200 passeggeri. Il periodo di quarantena a bordo era iniziato il 5 febbraio, dopo che una persona sbarcata a Hong Kong era stato trovata positiva al coronavirus.

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