Anche la banconote in quarantena. La decisione arriva dalla Banca centrale cinese e prevede di disinfettare e stoccare per 7-14 giorni la banconote provenienti dalle regioni colpite dal coronavirus.
"Mi sembra una misura eccessiva, ma comunque adottata all'interno di un complesso di interventi di massima cautela da parte della Cina che per ora sembrano aver funzionato nel circoscrivere l'epidemia". Risponde così Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, intervistato da 'Il Sole 24 Ore' sulla decisione della Banca centrale cinese di disinfettare e stoccare per 7-14 giorni la banconote provenienti dalle regioni colpite dal coronavirus.
La "quarantena" delle banconote? "Non conosco bene la misura, ma non mi pare basata su evidenze scientifiche. Il problema con le banconote al limite è il contatto con le mani, perché nessuno certamente se le mette in bocca", risponde. Quindi "è sufficiente adoperare la misura più importante che si può utilizzare per difendersi da ogni virus, quella di lavarsi bene le mani. Certo va sottolineato come la Cina stia portando i controlli alla massima potenza possibile e questo sembra funzionare". "Qualche segnale di rallentamento comincia ad esserci. Bisogna però restare ancora cauti", conclude.
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