Il soldato che ha assalito il centro commerciale Terminal 21 nella città thailandese di Nakhon Ratchasima ha ucciso 26 persone e ferito altre 57 prima di essere ucciso dalla polizia. L’ultimo bilancio della sparatoria è stato fornito dal premier del Paese asiatico, Prayut Chan-ocha, che ha parlato di una «strage senza precedenti» che «non deve mai più ripetersi». Dei feriti, ha spiegato, otto sono in condizioni gravi mentre 25 sono stati già dimessi.
Il militare thailandese, il sergente 32enne Jakrapanth Thomma, aveva trasmesso in diretta sui social l’assalto, consapevole che sarebbe finito con la sua uccisione. Le forze speciali lo hanno braccato nel piano inferiore dell’edificio e qui lo hanno ucciso dopo un’intensa sparatoria. Secondo il premier, la strage è legata a «motivi personali» dovuti alla vendita di una casa.
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