La nave da crociera della Carnival ormeggiata alla baia di Yohokama, in Giappone, resterà in quarantena fino al 19 febbraio, a meno che non ci siano sviluppi inattesi. A bordo resteranno i 3.700 passeggeri e membri dell’equipaggio, inclusi i 35 italiani, che non sono stati contagiati dal coronavirus. I 61 che invece sono stati trovati positivi al test sono in ospedale.
La compagnia in una nota ha spiegato che per i passeggeri che resteranno a bordo verrà fornito un rafforzamento della linea internet e un servizio telefonico per restare in contatto con i familiari
Stanno «tutti bene» i 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, incluso il comandante, a bordo della Diamond Princess. «La situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni», spiega all’Ansa una fonte da Tokyo, osservando che la situazione «è complicata viste le migliaia di persone coinvolte. Il pallino, con la nave ferma a Yokohama, è di sicuro nelle mani delle autorità giapponesi».
In totale, le autorità sanitarie hanno sottoposto a test 273 persone a bordo della nave. «I risultati dei restanti 171 test - ha spiegato il ministro della Salute, Katsunobu Kato - hanno dato altre 41 positività. Oggi saranno trasportati negli ospedali in diverse prefetture, e ora ci stiamo preparando per questo. In totale, su 273 analisi, 61 sono risultati positivi».
Siamo in continuo contatto con i 35 connazionali a bordo della nave giapponese bloccata al porto di Yokohama. L’Unita di Crisi della Farnesina e la nostra ambasciata stanno monitorando con grande attenzione il caso», ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Twitter, assicurando il «massimo impegno per tutelare i nostri connazionali».
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