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Il principe Harry è arrivato in Canada: riabbraccia Meghan e il figlio Archie

Harry, Meghan e il piccolo Archie

Il principe Harry è arrivato in Canada per ricongiungersi con la moglie Meghan e il figlio Archie. Il suo aereo è atterrato all'aeroporto di Vancouver, poi è salito a bordo di un suv diretto verso la casa nella quale la famiglia ha trascorso le vacanze di Natale.

In Canada la coppia si appresta a iniziare una nuova vita. Nelle scorse ore a Vancouver Meghan era stata avvistata dai media mentre passeggiava in un parco con il bambino, due cani e le guardie del corpo.

Prima di lasciare Londra Harry ha tenuto un discorso spiegando le ragioni della loro scelta. Ospite al vertice Gran Bretagna-Africa sugli investimenti in uno degli ultimi impegni formali in rappresentanza del casato, Harry ha poi avuto l'occasione di un cordiale incontro a quattr'occhi con il premier Boris Johnson: il primo dopo la formalizzazione dell'addio dei duchi di Sussex allo status di membri attivi nella Royal Family a partire dalla prossima primavera, al titolo di altezze reali e alla loro quota di fondi pubblici diretti, in cambio di un futuro più "indipendente" a cavallo fra il Regno e il Canada.

Ma il suo discorso è arrivato di fronte alla platea amica di volontari dell'associazione Sentebale, fondata nel 2006 in favore dei malati di aids e in memoria proprio di Lady D. E ha preso la forma di un discorso a cuore aperto.

Parole che non cancellano le polemiche e le critiche. Come quella dell'ex deputato liberaldemocratico Norman Baker, secondo cui la rinuncia dei Sussex ai fondi pubblici della propria quota di appannaggio reale (Sovreign Grant) non basterà a rassicurare i contribuenti se Harry, Meghan e il piccolo Archie continueranno a ricevere i contributi (il 95% delle loro entrate attuali) garantiti dal principe Carlo tramite il fondo del Ducato di Cornovaglia. Contributi che per i prossimi 12 mesi non risultano cancellati e andranno poi rinegoziati di anno in anno; ma ai quali sarà difficile fare a meno, in attesa di contratti con Netflix o con altri, visto che i paletti del palazzo rendono di fatto insostenibile il progetto di un libero uso commerciale del marchio appena depositato dai duchi: Sussex Royal.

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