Il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, ha ribadito che Ankara non terrà nelle proprie prigioni i jihadisti stranieri del califfato affermando che «La Turchia non è l’hotel dell’Isis».
Il ministro aveva già dichiarato la ferma intenzione della Turchia di rimpatriare tutti i foreign fighters dell’Isis detenuti in Turchia nei Paesi di provenienza, accusando l’Ue di tenere un comportamento «inaccettabile e irresponsabile».
Il ministro turco si riferisce ai sospetti terroristi arrestati in seguito all’offensiva turca nel nord-est della Siria delle ultime settimane, ma anche agli arresti di sospetti jihadisti stranieri effettuati in Turchia, con Paesi Europei come Francia, Germania, Belgio e Olanda che hanno rifiutato di riammetterli e processarli.
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