Il Pentagono ha desecretato e divulgato le prime immagini del raid di due ore che si è concluso con la morte del leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi, in Siria, nella notte tra sabato e domenica scorsi. Il video registrato da un drone mostra le forze Usa che si avvicinano al compound dove si nascondeva il califfo dello Stato Islamico e i raid aerei con gli F-15 e i droni Mq-9 Reaper.
"...at the compound, fighters from two locations in the vicinity of the compound began firing on U.S. aircraft participating in the assault."
- Gen Frank McKenzie CDR USCENTCOM pic.twitter.com/SkrtHNDs7w— U.S. Central Command (@CENTCOM) 30 ottobre 2019
Il comandante del Comando centrale Usa, il generale Frank McKenzie, ha detto che il Dna usato per confermare l’identità di al Baghdadi è stato confrontato con quello che era stato raccolto durante la sua detenzione a Camp Bucca, in Iraq.
Il Pentagono ha anche mostrato immagini del prima e dopo l’attacco. McKenzie ha dunque fornito alcune precisazioni, indicando, ad esempio, che due dei figli di al Baghdadi sono stati uccisi quando si è fatto esplodere durante la fuga e non tre come dichiarato dal presidente americano Donald Trump.
Oltre ai due figli, entrambi con meno di 12 anni, sono morti nel raid quattro donne e un uomo, oltre ad una serie di combattenti. Due terroristi sono stati catturati durante il blitz e sono stati recuperati documenti e apparecchiature elettroniche.
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