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Proteste a Hong Kong, strappata bandiera della Cina. La polizia lancia lacrimogeni

La polizia antisommossa di Hong Kong ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti fuori da una stazione di polizia in un distretto turistico della megalopoli finanziaria, il quartiere di Tsim Sha Tsui. Lo riferisce l’Afp, sul posto.

A causa del lancio dei lacrimogeni, gli attivisti pro-democratici sono ripiegati sulle strade laterali, solitamente frequentate da molti turisti.

Un manifestante pro democrazia è salito su un palo ed ha strappato la bandiera cinese per poi gettarla nel famosa Victoria Harbour, la baia dell’ex colonia britannica. La manifestazione, contro il governo locale e contro quello di Pechino, era iniziata in modo pacifico ma è poi degenerata.

I manifestanti anti-governativi di Hong Kong hanno ignorato i sempre più severi ammonimenti delle autorità di Pechino e hanno eretto barricate bloccando le strade del quartiere dello shopping e uno dei principali tunnel stradali. Il centro finanziario semi-autonomo della Cina è al nono fine settimana consecutivo di proteste e scontri innescati dall’opposizione alla legge che prevede l’estradizione in Cina per qualsiasi reato.

Le autorità di Hong Kong e Pechino questa settimana hanno annunciato un irrigidimento verso i manifestanti, e l’esercito cinese ha dichiarato di essere pronto a reprimere i disordini "intollerabili", se richiesto. Ma i manifestanti sono rimasti irremovibili, promettendo di tenere occupazioni multiple e manifestazioni nella prossima settimana, facendo salire di nuovo la tensione.

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