E’ proseguito per tutta la serata di ieri il vasto blackout che ha colpito gran parte del Venezuela, anche se alcune parti di Caracas e del resto del paese hanno visto ripristinata la fornitura di energia elettrica. Lo riferisce la Bbc.
Ora i venezuelani si preparano per un fine settimana di proteste pro e antigovernative. Migliaia di persone sono attese a una manifestazione guidata dal leader dell’opposizione, Juan Guaidò, a Caracas. Il presidente Nicolas Maduro ha chiesto una contromanifestazione a sostegno del suo governo lo stesso giorno e nello stesso momento in cui è stata convocata quella dell’opposizione.
Durante la notte scorsa, Juan Guaidò, il presidente del Parlamento che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha rilanciato su Twitter la sua convocazione a "scendere in massa in piazza contro il regime usurpatore, corrotto ed incapace che ha lasciato al buio il nostro paese", dando appuntamento ai suoi simpatizzanti nella Plaza Altamira di Caracas, alle 10 (le 15 in Italia).
Da parte sua, Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Costituente e numero due del partito di governo (Psuv) ha confermato che alla stessa ora è convocata una marcia "contro gli attacchi al sistema elettrico nazionale, il blocco economico e finanziario e in appoggio al presidente Nicolas Maduro", che partirà dalla sede dell’ente nazionale di comunicazioni Cantv, sempre a Caracas.
Il vasto blackout elettrico che ha colpito il Venezuela nel pomeriggio di giovedì non è ancora stato del tutto superato: tanto in zone di Caracas come in altre regioni del paese i residenti hanno pubblicato su Twitter immagini della seconda notte passata al buio, e si segnalano in diversi punti manifestazioni spontanee della popolazione, che ha bruciato gommoni negli angoli di strada o partecipato in "caceroleos" (protesta a suon di pentole) per esprimere il suo disagio.
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