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Thailandia, assolto l'italiano Denis Cavatassi: rischiava la pena di morte

Denis Cavatassi in una foto Facebook

Il ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, conferma l’assoluzione da parte della Corte Suprema thailandese del cittadino italiano Denis Cavatassi, detenuto in Thailandia dal 2011 e condannato alla pena di morte nel 2016.

«La buona notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari», sottolinea il ministro, come riporta una nota della Farnesina.

«Gli italiani in difficoltà all’estero devono sapere che possono sempre contare sull'assistenza e l’aiuto efficace della Farnesina. Nessuno viene lasciato solo, pur nell’inevitabile riserbo che la delicatezza di tante situazioni impone», ha aggiunto Moavero.

La Farnesina ricorda che la complessa vicenda di Denis Cavatassi è stata seguita sin dal primo momento e costantemente dall’Ambasciata d’Italia a Bangkok che, in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri, ha assicurato l’assistenza al connazionale e l’interlocuzione con le competenti Autorità thailandesi. Denis Cavatassi, un agronomo di Tortoreto, arrivato in Thailandia nel 2009, era stato condannato a morte nei primi due gradi di giudizio con l’accusa di essere stato il mandante dell’omicidio di un amico e socio d’affari, Luciano Butti.

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