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I gilet gialli "infiammano" Parigi: scontri e auto a fuoco sugli Champs-Elysees, 500 arresti

Sale tensione nella manifestazione dei gilet gialli a Parigi, nei pressi della avenue de Friedland, vicino agli Champs-Elysees.  Trenta persone sono rimaste ferite negli scontri fra polizia e manifestanti al quarto sabato di proteste dei gilet gialli. Lo fa sapere la prefettura. Fra i 30 feriti, ci sono 3 poliziotti, non gravi.

Sono 31.000 i manifestanti in Francia, secondo cifre comunicate dal ministero dell’Interno. Oltre 700 sono le persone fermate, ha precisato il sottosegretario Laurent Nunez intervistato da France 2, 335 dei quali a Parigi.

Dopo le 14 sono comparsi i primi gruppi di casseur nella manifestazione. Hanno  fatto il gesto della 'quenelle', il gesto varato dal controverso comico Dieudonné e ispirato al saluto nazista. E’ accaduto nell’8/o arrondissement, vicino a boulevard de Courcelles, dove alcune auto sono in fiamme e si riproducono le scene di vandalismo e saccheggio delle settimane scorse.

Manifestanti hanno saccheggiato un negozio di abbigliamento e una brasserie, lanciando poi sassi in direzione di un centro commerciale. Si sono erette le prime barricate e un cassonetto è stato incendiato. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni.

Questa mattina un gruppo di gilet gialli ha bloccato la frontiera franco-italiana di Ventimiglia. Per qualche ora sono stati bloccati tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano, tanto che si è formata una lunghissima coda di circa sei km. Il blocco si è poi sciolto. I circa 200 manifestanti hanno intonato la Marsigliese poi hanno 'salutato' le forze dell’ordine italiane cantando l’inno di Mameli col pugno alzato e Bella ciao. Dopo aver improvvisato un 'trenino' davanti alle forze dell’ordine italiane sono risaliti sui propri scooter e si sono allontanati. Secondo indiscrezioni si sono diretti verso La Turbie.

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