
Il generale Khalifa Haftar è arrivato a Villa Igiea dove è stato accolto, con stretta di mano, dal premier Giuseppe Conte all’esterno dell’albergo che ospita la conferenza per la Libia. Il generale ha lasciato l'hotel dopo pochi minuti, non partecipando alla cena con gli altri. Conte, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, stasera avrà incontri bilaterali con tutte le delegazioni libiche presenti a Palermo e con il generale Khalifa Haftar. I bilaterali avranno luogo a Villa Igiea a Palermo. «In Libia si è avviato un percorso di stabilizzazione. Facciamo» questa conferenza «per il popolo libico e perché vogliamo che il popolo libico possa decidere in via democratica del proprio futuro», ha detto il premier.
«L'Italia ha promosso questa conferenza perché vuole offrire un contributo, nel quadro delle Nazioni, al processo di stabilizzazione della Libia. Saranno qui presenti i principali protagonisti dello scenario libico. Tutto questo perché cessino gli scontri armati e la Libia sia avviata ad un percorso di stabilizzazione», sottolinea Conte.
Certa la partecipazione a Palermo del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. L'annuncio é stato fatto dal portavoce della presidenza, l'ambasciatore Bassam Radi.
Tra i presenti anche il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk - oltre al "ministro degli Esteri" europeo Federica Mogherini. Lo si apprende da fonti di governo che spiegano come saranno 38 le delegazioni presenti al summit.
Ed è prevista, al momento, anche la presenza del premier russo Dimitri Medvedev. Al tavolo sulla Libia parteciperanno inoltre delegazioni di Lega Araba, Fmi e Banca Mondiale mentre i giornalisti accreditati sono 450.
Gli Stati Uniti fanno sapere di apprezzare il ruolo della missione dell'Onu "nel consolidare il cessate il fuoco in Libia e sostengono la Conferenza nazionale libica per elezioni pacifiche e credibili".
Questo il messaggio che il capo della delegazione americana per la conferenza di Palermo sulla Libia , l'ambasciatore David Satterfield, ha portato al Rappresentante speciale dell'Onu Ghassam Salamè nell'incontro che hanno avuto in Sicilia. Satterfield, che è arrivato ieri a Palermo, ha avuto un colloquio con Salamè assieme al Rappresentante aggiunto per gli Affari politici in Libia, Stephanie Williams.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi è arrivato a Villa Igiea a Palermo per partecipare alla Conferenza sulla Libia. Il capo di Stato egiziano è tra i principali sponsor del generale libico Khalifa Haftar, anche lui atteso a Palermo.
6 Commenti
Osservatore
12/11/2018 13:19
Avevano organizzato il vertice all'indomani delle celebrazioni di Parigi, ove c'era tutto il mondo, convinti che avrebbe favorito la presenza dei grandi a Palermo. Nemmeno questo è servito. Un flop di raro clamore.
Marco
12/11/2018 13:44
Ma senza Putin e Trump che cosa dovrebbero fare e poi l'unico governo legittimo è quello di Tobruk
Fabio
12/11/2018 21:27
Non decide l'Italia cosa fare in Libia.
paolo
12/11/2018 21:36
mi chiedo...... e vi chiedo.... a noi, popolo italiano, quanto ci e'costato tutto questo?????
Fulvio l'originale
13/11/2018 08:13
L'invidia è la molla che spinge i detrattori delle azioni di questo governo, fatto sta che la conferenza internazionale non solo si sta facendo ma darà risultati insperati perché gli attori interessati sono quelli giusti e veri e solo loro senza intromissioni vincolanti potranno decidere e Conte si sta dimostrando un ottimo coordinatore e aggregatore con insperate capacità di mediazione che fanno tremare i burocrati europei che ben sanno che America e Russia guardano con interesse alla evoluzione del governo italiano e sono pronte ad appoggiarlo. I primi input sono arrivati sia da Tramp che da Putin che si sono dimostrati interessati e pronti ad agevolare i mercati Italiani . L'America ha indicato l'Italia come una di quelle nazioni che non saranno colpite dai dazi, la Russia pronta a favorire i costi dell'energia. A questo punto forse è l'Europa che dovrà cambiare atteggiamento nei confronti dell'Italia se non vuole una seconda Brexit, seguita poi da tante altre che attualmente sono alla finestra in attesa di capire cosa succederà con l'Italia è osservare il comportamento di Conte e del governo italiano. Tutto ciò lo si deve alla capacità di intervento del nostro Premier.
Fabio
13/11/2018 17:45
Il tuo governo è isolato in Europa non è una cosa di poco conto.
Thore
13/11/2018 10:59
L'Italia non decide la sorte della Libia, ma ha grande interesse che le cose si sistemino nella vicina Libia che puo fruttare anche nel commercio. Siccome l'Italia viene sballottata dalla UE e USA a loro piacimento, ed e ora che prendiamo noi l'iniziativa per il bene del paese, e poi la presenza della mano destra di Putin ed il presidente egiziano e lega araba e anche Tusk non sono da poco. I nostri alleati in economia ce li possiamo cercare noi stessi, invece di aspettare il consenso dei "vecchi amici".
Fabio
13/11/2018 17:44
Decide la Francia ecc...