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Commercio, Ue e Giappone pronti a firmare un accordo per il libero scambio

Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker

Dopo la visita di ieri a Pechino, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk faranno tappa oggi a Tokyo per il 25° summit Ue-Giappone, che prevede la definizione del maggiore accordo di Libero Scambio (Epa) mai negoziato, con lo sottoscrizione di diverse intese politiche su una serie di temi regionali e multilaterali.

La visita è stata organizzata all’indomani della cancellazione del viaggio a Bruxelles del premier giapponese Shinzo Abe, la scorsa settimana, a causa dell’emergenza maltempo che si è abbattuto sul Giappone centro occidentale.

Dopo quattro anni di trattative, e alla luce delle tendenze isolazioniste e protezioniste - scaturite dai provvedimenti dell’amministrazione del presidente Usa Donald Trump, l’Unione europea e il Giappone sono dunque pronte ad incrementare lo scambio di merci senza barriere tariffarie, dando slancio a settori considerati chiave come quello automobilistico, agricolo e alimentare.

Per l’Italia, il Giappone è il sesto partner commerciale fuori dall’Ue, dove esporta 2,4 miliardi di euro di beni in più rispetto a quanti ne importa. Secondo i dati della Commissione, sono 14.921 le aziende in Italia che esportano i loro prodotti verso il Paese del Sol Levante, e in Italia dipendono direttamente da questa relazione commerciale 88.806 posti di lavoro.

Nei primi 5 mesi del 2018 l’export italiano ha segnato un aumento di oltre il 20%, e in termini di valore l’Italia è il secondo Paese esportatore dell’Unione Europea, dietro alla Germania

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